La data del compleanno resta immutata, ma Filippo Ceravolo non spegnerà le candeline, il 4 maggio sarebbero state 32, ma la sua vita si è spenta 13 anni fa. Un ragazzo come tanti, famiglia, lavoro, fidanzata, la passione del calcio fino alla sera del 25 ottobre del 2012 quando il giovane che abitava a Soriano stava tornado da Pizzoni dove aveva fatto visita alla sua fidanzata e trascorso una serata con amici. Non aveva tirato tardi Filippo perchè il giorno dopo avrebbe dovuto svegliarsi all’alba e insieme al papà raggiungere Reggio per lavoro. Ma a casa quella sera non è mai tornato. La sua auto si è fermata e lui ha chiesto un passaggio che gli sarà fatale. In quel momento, infatti, era in corso una guerra di ‘ndrangheta tra famiglie contrapposte e Filippo ne rimane vittima innocente. A poca distanza dal paese, in zona Calvario, la macchina viene bloccata . Due proiettili raggiungono alla testa il giovane che morirà poco dopo in ospedale. Illeso il conducente della macchina. Quest’anno, per il 4 maggio, il giorno della nascita di Filippo, Libera fa sapere che la famiglia insieme a quanti vorranno, ha deciso di portare un fiore nel cimitero di Soriano alle ore 16:00. “Un fiore che possa essere simbolo di rinascita, di cambiamento, di corresponsabilità. Un gesto simbolico – -si precisa in una nota-di chi ancora attende che venga fatta verità e giustizia. Un momento intimo che vuole diventare anche collettivo per ribadire che la memoria deve essere monito per le nostre coscienze e pungolo per le nostre scelte quotidiane, essere monito per le nostre coscienze e pungolo per le nostre scelte quotidiane. Un abbraccio simbolico a questa famiglia- conclude Libera- che, purtroppo, come molte altre, ha incontrato la violenza spietata della ‘ndrangheta, un modo per ribadire che la memoria di Filippo non è una vicenda privata ma è una storia che appartiene ad una intera comunità”.
Soriano, iniziativa di Libera in ricordo di Filippo Ceravolo vittima innocente di ‘ndrangheta
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