Tagli fondi ex Lsu e Lpu: sindacati insorgono e chiedono incontro urgente con Regione

Alessia Antonucci

Urge un incontro con il presidente Roberto Occhiuto e l’assessore al Lavoro, Giovanni Calabrese, per discutere del definanziamento del Fondo ex Lsu e Lpu, “scelta avvenuta da parte della Regione in maniera unilaterale e non rispettando l’accordo quadro del 14 marzo 2022”. A chiederlo Cgil Calabria, Fp Cgil Calabria e Nidil Cgil Calabria che in una nota spiegano: “L’accordo stabiliva che il fondo regionale, per come storicizzato, a partire dal 2022 avrebbe dovuto produrre un contributo pro-capite agli Enti utilizzatori di natura dinamica legato alle economie derivate dalle fuoriuscite di qualsiasi natura. Le risorse così accantonate avrebbero dovuto essere redistribuite sulla platea residua del bacino ex Lsu e Lpu per permettere agli Enti utilizzatori di aumentarne l’orario lavorativo. In occasione della votazione dell’assestamento di bilancio in Consiglio regionale – prosegue la nota dei sindacati – è stata prevista la riduzione del fondo per oltre un milione per l’anno 2024 e di oltre 4 milioni per ciascun anno a seguire 2025 e 2026. Le risorse sono state destinate alla completa stabilizzazione dei lavoratori di Arpal Calabria”. Certo, rimarcano i sindacati, “pur condividendo l’esigenza di reperire le risorse per la stabilizzazione di tutte le lavoratrici ed i lavoratori di Arpal, ex Azienda Calabria Lavoro, il provvedimento non ha coinvolto i sindacati e ha indotto gravi ricadute. Infatti le amministrazioni locali più deboli dal punto di vista finanziario, già in difficoltà in ragione dei tagli operati dalla legge di bilancio dello Stato, non avranno le risorse necessarie per incrementare l’orario dei lavoratori Lsu e Lpu e far raggiungere la piena contrattualizzazione oraria e, quindi, dopo, l’avvenuta stabilizzazione lavorativa, il diritto ad una retribuzione dignitosa, già sacrificata per molti di loro da inquadramenti sottodimensionati per semplificare i percorsi di stabilizzazione e contenere le spese”. Le organizzazioni sindacali, quindi, “in attuazione ed applicazione della sottoscrizione dell’Accordo Quadro, chiedono un incontro urgente al presidente Occhiuto e all’assessore al Lavoro Calabrese annunciando in caso negativo di essere pronti a forme di protesta a tutela della dignità dei lavoratori coinvolti”.

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