“Non incontro indagati”. Sono le parole del senatore del Movimento 5 Stelle, Nicola Morra, presidente della commissione parlamentare antimafia riferite al sindaco di Cosenza, Occhiuto, e al governatore della Calabria, Oliverio, ospiti istituzionali del convegno degli industriali cosentini, incontro che ieri ha sancito il passaggio di consegne tra il vecchio e il nuovo presidente dell’associazione, alla presenza del leader di Confindustria nazionale, Vincenzo Boccia. Parole che hanno suscitato molto clamore. Il Presidente della Commissione Antimafia ha spiegato le sue ragioni a Caserta nel corso di un meeting antimafia. “Perché – dice -avrei dovuto partecipare con il mio attuale sindaco, che ambisce ad essere il candidato alla presidenza della Regione ma è prescritto ed indagato, e con il governatore della Calabria interessato da altre vicende? Ho difficoltà e non mi siedo con soggetti che non solo sono indagati ma anche prescritti, e hanno sul capo la richiesta di rinvio a giudizio“. Aggiungendo: “Se per Confindustria questo non è un problema, ne prendo atto. Ma non si è fatta attendere la replica di via dell’Astronomia che a Morra ricorda che “un’indagine è il primo passo di un percorso giudiziario teso a cercare la verità su un fatto presunto”, aggiungendo che “in uno stato di diritto si è colpevoli quando lo stabilisce una sentenza, non quando si sollevano polveroni in un comizio politico”. Confindustria, chiamata in causa da Morra sull’eventuale opportunità di prendere le distanze, ritiene che “occorre difendere la lucidità del capire e non usare le istituzioni o confondere i ruoli per battaglie politiche”. Confindustria nazionale poi ribadisce il richiamo alla politica ad “una dimensione di responsabilità a partire dal linguaggio e dal rispetto dei ruoli, con l’auspicio che prevalga sempre il buon senso, rifiutando e contrastando ogni strumentalizzazione”.
Botta e risposta Morra-Confindustria
472
articolo precedente