«Lavoriamo per costruire un sistema turistico di eccellenza cui servono ulteriori servizi,
a partire da una viabilità all’altezza delle ambizioni che abbiamo come Provincia di
Cosenza». Lo afferma, in una nota, la presidente della Provincia di Cosenza, Rosaria
Succurro, che nella mattinata del 26 gennaio ha visitato il Centro per la viabilità provinciale
di Campotenese, ubicato nell’area del Pollino e di proprietà della Provincia di Cosenza.
«Da mesi – precisa la presidente Succurro – mi reco nei Centri della viabilità provinciale e
seguo di persona i lavori di manutenzione e ammodernamento delle strade di nostra
competenza, per verificare le condizioni operative e lo stato degli interventi. Investiamo
tanto al riguardo e registriamo la forte collaborazione del personale impiegato in queste
importanti attività. A Campotenese mi sono complimentata con i responsabili del Centro e
con tutti gli addetti per la loro efficacia operativa in questi primi giorni nevosi dell’inverno».
«Inoltre, ho potuto visitare – prosegue Succurro – il centro La Catasta, magnifica struttura
architettonica curata nei dettagli, luogo di promozione turistico-culturale del Pollino in cui
sono valorizzati i nostri eccellenti prodotti. Sono entusiasta di questa visita, cui ne
seguiranno altre. La Calabria – conclude la presidente della Provincia di Cosenza – si
conferma terra di straordinaria bellezza. Continua a crescere la consapevolezza delle
opere e della mentalità che occorrono per valorizzare tutto il potenziale del nostro
territorio».
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POLITICA
Nucera: ‘Grignani chieda scusa a Reggio e ai reggini. Sindaco Brunetti tuteli immagine della città’”
Il cantautore Gianluca Grignani, nel corso di una recente intervista rilasciata al ‘Corriere della Sera’, è tornato con la memoria al 2009, ricordando un episodio (a suo dire) capitatogli a Reggio Calabria.“Quella volta merita di essere raccontata: il giorno prima eravamo a Reggio Calabria in un hotel dove una famiglia della ’ndrangheta faceva festa. Ci scambiarono per altri e finì male, ci arrivò un tavolo in testa”, le dichiarazioni di Grignani.Giuseppe Nucera del movimento ‘La Calabria che vogliamo’ stigmatizza le parole del cantautore e si rivolge al sindaco f.f. di Reggio Calabria, Paolo Brunetti.“Nell’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Grignani fa riferimento ad alcuni ‘momenti autodistruttivi’ della sua carriera, probabilmente questo è soltanto l’ultimo in ordine temporale. Il cantautore, evidentemente alla ricerca di visibilità in vista della sua prossima partecipazione al Festival di Sanremo, si lascia prendere dalla fantasia nel descrivere il presunto episodio verificatosi a suo dire a Reggio Calabria. Probabile anche che la memoria di Grignani, offuscata, pecchi di precisione essendo passati quasi 15 anni.Reggio Calabria -afferma Nucera- è una città civilissima, fatta di persone perbene. Le famiglie legate alla criminalità organizzata, che purtroppo esistono, proprio a causa della loro natura operano sottotraccia ed evitano di rendersi protagoniste di spettacolari episodi.Non può essere consentito a nessuno di gettare fango in questo modo, danneggiando l’immagine di Reggio Calabria e dei cittadini, Grignani dimostri di aver presentato una denuncia a conferma dei suoi ricordi riferiti al 2009, altrimenti chieda pubblicamente scusa alla città e ai reggini. La Calabria deve già fare conti con stereotipi negativi datati e ormai retaggio di una certa sottocultura, non può permettersi questo tipo di messaggi che hanno eco a livello nazionale.Al sindaco f.f. Brunetti -conclude Nucera- chiedo di tutelare in tutte le sedi opportune la reputazione e l’immagine di Reggio Calabria, mettendo in campo le azioni necessarie per rispondere a dovere alla gratuite e offensive dichiarazioni di Grignani”.
Sinergie possibili con Accademia dei territori. Il sindaco Franz Caruso: “Iniziativa meritevole”
“Ogni nuova iniziativa finalizzata a creare occasioni di lavoro, soprattutto se indirizzate a trattenere i giovani nella propria terra, è meritevole di plauso. Ma è ancora più lodevole se la stessa è portata avanti da entità del terzo settore, senza fini di lucro, che fanno rete per creare sviluppo locale”. E’ quanto afferma il sindaco di Cosenza Franz Caruso accogliendo con estremo favore il progetto “Accademia del Territorio” di Lavoroeformazione.it in collaborazione con l’Unpli Cosenza, presentato ieri nel Salone degli Specchi della Provincia di Cosenza ed a cui ha partecipato, delegata dal Primo Cittadino, l’assessore Pina Incarnato.“L’obiettivo di creare le condizioni economiche/sociali e di lavoro per trattenere in Calabria le nostre giovani menti – prosegue Franz Caruso – non può che essere condiviso e con l’assessore Pina Incarnato incontreremo nei prossimi giorni il presidente dell’Unpli provinciale di Cosenza, Antonello Grosso La Valle, per promuovere una migliore e più incisiva collaborazione a tal fine. Non v’è dubbio che le Pro Loco rappresentano un patrimonio di incommensurabile valore che da oltre un secolo sono protagoniste nella tutela e valorizzazione delle nostre radici e dei nostri beni storico/culturali, ambientali e paesaggistici. Oggi, con l’Accademia dei Territori, si vuole evidentemente raccogliere con maggiore forza la sfida del lavoro ai giovani, attraverso nuove iniziative e servizi in una strategia molto più ampia volta a non far perdere alla Calabria i propri talenti. Una sfida che anche il Comune di Cosenza, per quanto di propria competenza, ha già inteso raccogliere e che vuole portare avanti aprendosi alle idee migliori che provengono dalla società civile, come si ritiene essere questa dell’Accademia dei Territori anche perché basata su qualità, rispetto dei valori e senso etico”. “Principi questi ultimi – conclude il Primo Cittadino di Cosenza – a cui il mio agire amministrativo si ispira, avendolo incentrato su tre pilastri fondamentali che sono legalità, trasparenza e solidarietà”.
Tavolo Adduce, Tavernise (M5S): “Certificato il disastro della sanità calabrese”
“Le risultanze del Tavolo Adduce non sono altro che la fotografia puntuale del disastro della sanità calabrese. Manca il personale sanitario; carente la strumentazione tecnologica adibita a prevenzione e diagnosi, per cui si è costretti a ricorrere al privato; edilizia fatiscente; ambulanze in ritardo e senza medico; assenza di medici di famiglia e di guardia medica. Quelli che sono i problemi vissuti dai cittadini, oggi trovano drammatica conferma nei tavoli ministeriali, che senza appello ci restituiscono una “realtà tecnica” drammatica: la sanità calabrese continua ad essere un problema che non trova soluzioni efficaci”. Sono queste le considerazioni del capogruppo M5S in consiglio regionale Davide Tavernise, dopo le risultanze del Tavolo Adduce sulla sanità calabrese. “È un disastro su tutti i fronti – continua Tavernise. E risulta inconcepibile il fatto che i soldi ci sono ma non vengono spesi per erogare servizi. Alla mancanza cronica di personale sanitario fa da paio la fuga dei medici dal servizio pubblico. Eppure i fondi per le assunzioni, per rendere meno gravosa l’attività in corsia, ci sono. Dal Tavolo Adduce persiste la ricetta, frequentemente evocata: concorsi ed assunzioni a tempo indeterminato. Concorsi incredibilmente fermi al palo, però, per ragioni spesso burocratiche”.“Ci è stato detto – ricorda il consigliere regionale – che Azienda Zero avrebbe rappresentato la soluzione di ogni problema, mentre oggi si presenta come un ulteriore problema. Per cui mentre siamo alle prese con le criticità di Azienda Zero, ci ritroviamo ancora a fare i conti con ritardi, rispetto ai tempi previsti e richiesti, nei pagamenti della fatture”.“Assistiamo, poi, ad un silenzio generale e imbarazzante sui medici imboscati – conclude Tavernise – che pur non risolvendo il problema dell’organico rappresenterebbero una boccata d’ossigeno. E su questo nei prossimi giorni terrò una conferenza stampa per snocciolare i primi dati”.
L’ex consigliere regionale Giuseppe Aieta potrà tornare in Calabria. Il Tribunale del riesame di Catanzaro, infatti, ha revocato la misura del divieto di dimora in Calabria, che era stata applicata lo scorso 11 gennaio, dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Paola. Il suo legale, Vincenzo Adamo, aveva fatto riferimento all’assenza di condotte illecite da parte del suo assistito. Tesi accolta dal Riesame, che ha annullato così la decisione del GIP.
Soddisfatto lo stesso Adamo: “Ha prevalso l’equilibrio, la corretta applicazione dei dettami normativi, rispetto alle arbitrarie ricostruzioni del ruolo del consigliere regionale e ancor prima della condotta di vita di un uomo delle Istituzioni, quelle da difendere e preservare. Sono soddisfatto – ha concluso lo stesso Adamo – per il risultato ma ancor più di aver contribuito a restituire onore e verità alla storia umana e politica del mio assistito”.
Rende, alla presentazione del libro di Castagna la sagoma di Manna che dice: “si stanno coniugando malagiustizia e interessi politici”
Una sagoma a tratteggiare i contorni di una vicenda: “che pare coniugare malagiustizia e interessi politici”.Aggirato l’incomprensibile diniego, l’avvocato Marcello Manna è intervenuto in video-collegamento alla presentazione del libro di Roberto Castagna “Leader al contrario. Libertà, giustizia sociale e tutela dei lavoratori” scritto a dal leader sindacale con il giornalista Francesco Kostner. Il Tribunale di Cosenza aveva infatti impedito all’avvocato di poter presenziare all’evento.Citando Antoine Garapon sulle libertà fondamentali e lo stesso volume di Castagna e Kostner in cui si parla di magistratura condizionante il libero esercizio della democrazia, Manna parla di: “una scelta incomprensibile visto che il convegno a cui si chiedeva di partecipare come relatore riguardava l’attività professionale e non già quella amministrativa. L’applicazione della misura in atto è esclusivamente relativa alla funzione di sindaco e la scelta della misura è stata effettuata tenendo conto della c.d. Legge Severino”, aggiungendo: “da quando le attività culturali sono considerate pericolose e non essenziali a tal punto da far decidere per il diniego?”.L’avvocato, ha poi confermato che nei prossimi giorni indirà una conferenza stampa: “per mostrare gli atti che dimostrano l’accanimento giudiziario con finalità politiche che l’inchiesta sottende”.
Lega Calabria: “troppi incendi ed attentati, cosa sta accadendo sull’alto Tirreno cosentino?”
“Gravi atti intimidatori a Diamante, Cetraro, Belvedere e Scalea. Una escalation di attentati! – Scrive in una nota Il Commissario Regionale Lega Giacomo Francesco Saccomanno – Il Tirreno cosentino subisce l’attacco della criminalità: tre bus dell’azienda di trasporti Preite sono stati incendiati nei giorni scorsi nel parcheggio della ditta, che serve tutta quell’area della Calabria settentrionale e un lido storico è stato distrutto a Scalea. Sono solo gli ultimi gravi atti compiuti contro imprenditori e professionisti operanti nella zona compresa nell’alto cosentino. A Cetraro era stata nei mesi scorsi incendiata l’imbarcazione di un noto medico locale ormeggiata nel porto; a Belvedere è stata invece fatta esplodere una bomba nei locali del Tirrenium Hospital importante struttura sanitaria privata. In sostanza, una serie di attentati che mettono a rischio la tranquillità degli abitanti e, forse, impediscono un’azione trasparente delle attività imprenditoriali. I Sindaci di Scalea e Diamante saranno ricevuti dal Prefetto, ma appare evidente che devono essere assunte misure straordinarie per cercare di bloccare la violenza della criminalità. La Lega è fortemente preoccupata per quello che sta accadendo e chiede alle Forze dell’Ordine, al Prefetto ed alla Magistratura un’attenzione particolare per cercare di individuare gli autori, ma principalmente per comprendere le ragioni di tale escalation. Una condanna forte per tali vili atti di prepotenza e intimidazioni, ma anche una profonda e vera solidarietà nei confronti di coloro che hanno subito una inspiegabile violenza. “
Vibo: azzerati i fondi vincolati da ricostituire, sindaco Limardo: “risultato fondamentale per risanamento”
“La forte azione di risanamento dei conti pubblici messa in campo da questa amministrazione ha portato ad un risultato che, numeri alla mano, non lascia spazio ad interpretazioni o strumentalizzazioni di sorta: per la prima volta da lustri il Comune di Vibo Valentia non ha più in bilancio fondi vincolati da ricostituire”. A renderlo noto è il sindaco del capoluogo Maria Limardo, che insieme all’assessore al Bilancio Maria Teresa Nardo ed a tutta la giunta, col supporto fondamentale dei dirigenti e del personale degli uffici finanziari, ha lavorato in questi tre anni di amministrazione con l’obiettivo primario di migliorare in maniera sensibile il bilancio comunale. “Sulla base della ricognizione effettuata, con la quantificazione dei residui attivi e passivi, alla data del 31/12/2022 l’importo dei fondi a destinazione vincolata – spiega il primo cittadino – è pari ad euro 36.686.436,39, e pertanto, visto il fondo cassa alla medesima data pari ad euro 39.686.436,39 non risultano fondi vincolati da ricostituire”.Nell’anno 2018 le somme da ricostituire ammontavano ad oltre 11 milioni di euro. “Nel 2019, sin dal nostro insediamento – aggiunge ancora il sindaco Limardo – abbiamo messo in campo una serie di azioni incisive per migliorare il trend, che già al 31/12 di del 2019 produceva i suoi primi effetti, con le somme da ricostituire calate a circa 9 milioni. Il capitolo dei fondi vincolati da ricostituire, che rappresentava una delle criticità maggiori per l’ente, dopo una cura rigorosa e l’attivazione di meccanismi migliorativi, ci ha portato oggi ad azzerare quelle somme, poiché quel che abbiamo in cassa è sufficiente a colmare del tutto quella voce di bilancio. Siamo ben consapevoli delle criticità di cui soffre il l’ente dal punto di vista economico-finanziario, ma sono i fatti a dimostrare, al di là di ogni polemica o strumentalizzazione, che la strada intrapresa è la sola possibile per raggiungere il risultato che tutti noi ci siamo prefissi, ovvero il risanamento dei conti che è l’unico strumento in grado di garantire ai cittadini quei servizi all’altezza delle aspettative di ognuno”.
Bloccata ogni attività chirurgica all’ospedale di Castrovillari. Laghi: “Ennesima, inaccettabile sconfitta della sanità pubblica”
“Bloccata ogni attività chirurgica all’ospedale di Castrovillari! Sia di elezione che in urgenza, differibile o indifferibile che sia”. A parlare è Ferdinando Laghi, capogruppo al Consiglio Regionale di “De Magistris Presidente”. “E chi, già ricoverato, aveva necessità di intervento chirurgico è stato di necessità trasferito altrove. E’ stata infatti chiusa l’unica sala operatoria attiva, ad onta delle assicurazioni riguardanti le nuove sale operatorie, ancora una volta fornite durante l’incontro con i Vertici aziendali dell’ASP di Cosenza, a cui ho partecipato assieme alla delegazione di Istituzioni, Sindacati, Associazioni, lo scorso 28 dicembre, quindi circa un mese fa – continua il Consigliere Laghi. Parrebbe trattarsi, ma è da verificare, di un problema di alimentazione elettrica, ma certo è che l’assistenza fornita dall’ospedale spoke di Castrovillari, spoke sempre più sulla carta, per non dire di carta, continua a peggiorare in maniera drammatica. Come è possibile che si arrivi comunque a un blocco del genere che significa, di fatto, praticamente la chiusura dell’ospedale. Quale può essere, infatti, la sicurezza garantita da un ospedale spoke ai ricoverati, tutti, ma proprio tutti, potenzialmente necessitanti di assistenza chirurgica, urgente o meno. E’ mai possibile – insiste il Consigliere Regionale – che sia sempre necessario inseguire le emergenze strutturali, invece che prevenirle? E’ questo il livello su cui va sempre più posizionandosi l’offerta sanitaria pubblica? E, infine, un’ultima, amara domanda che è necessario farsi- conclude Laghi-: oltre a scegliere un orario diurno in cui farsi venire un infarto, stante la chiusura notturna dell’emodinamica del nosocomio del Pollino, adesso toccherà organizzarsi anche su dove farsi venire un’emorragia interna, espletare un parto cesareo, accusare i sintomi di una appendicite acuta o, peggio di una peritonite?”.
“La Calabria perde un importante e quanto mai necessario finanziamento relativo alla riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell’acqua, compresa la digitalizzazione il monitoraggio delle reti, fondi a valere sul Pnrr. È il secondo in questo settore nel giro di un anno che il nuovo governo regionale, guidato da Roberto Occhiuto, manca.
È solo di qualche settimana fa l’allarme Istat che certifica al 45,1% le perdite idriche nelle reti di distribuzione comunali calabresi. A Catanzaro, secondo il Censimento delle acque per uso civile 2020 dell’Istituto di statistica, le perdite idriche totali nelle reti comunali di distribuzione delle acque potabili vanno da 25 a 39 metri cubi al giorno per chilometri di rete.
Una situazione drammatica e nota da tempo. Le emergenze croniche di questa regione non vengono affrontate con la dovuta competenza e capacità risolutiva. La questione idrica, che riguarda anche la depurazione delle acque, è una priorità ma si continua a non centrare gli obiettivi e a perdere occasioni uniche, soprattutto in termini di risorse economiche, per trovare soluzioni strutturali” è quanto dichiara in una nota l’eurodeputata del Movimento 5 stelle, Laura Ferrara.
Consiglio regionale, Molinaro eletto presidente Commissione Anti-‘ndrangheta
Pietro Molinaro, della Lega, è il nuovo presidente della commissione Anti-‘ndrangheta del Consiglio regionale. A eleggere Molinaro, con 4 voti a favore e una scheda bianca, è stata la stessa commissione che si è riunita oggi nella sede dell’assemblea legislativa calabrese. Molinaro subentra a Gelardi, che ha lasciato il ruolo per diventare capogruppo in aula della Lega dopo l’elezione di Simona Loizzo al Parlamento. Nel suo primo intervento da presidente dell’Anti-‘ndrangheta regionale, Molinaro ha detto di ritenere “indispensabile il contributo da parte di tutti, da parte di maggioranza e opposizione, ma, soprattutto, da parte di uomini e donne che lavorano per la Calabria. Per combattere efficacemente le mafie serve riconoscere il merito e le competenze ed in un territorio difficile qual è quello calabrese la pubblica amministrazione deve recitare la sua parte”. A rivolgere un augurio di buon lavoro a Molinaro, oltre allo stesso Gelardi, i consiglieri regionali Antonio Montuoro (FdI), Michele Comito (Forza Italia), Giacomo Crinò (Forza Azzurri) e Amalia Bruni (Misto). Molinaro nei giorni scorsi è rientrato in Consiglio regionale surrogando la Loizzo.
“Quello che presentiamo oggi è un portale che ci rende la prima Regione in Italia ad avere assunto un modello per la consultazione pubblica. L’Unione europea lo richiede a tutte le amministrazioni pubbliche, nessuno lo ha mai fatto prima di noi e oggi partiamo con il sito www.consultazioni pubbliche.it che sarà utilizzato per chiedere ai calabresi la loro opinione su argomenti che il Governo regionale vuole affrontare e per i quali ritiene utile consultare i cittadini”.Lo ha detto il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto presentando a Catanzaro, assieme a Maurizio Nicolai, direttore generale della Programmazione Ue, e Agostino Miozzo, consulente del presidente. “E’ evidente che il Governo regionale – ha detto ancora Occhiuto – si assume l’onere delle scelte. Chi decide ha sempre l’onere di dovere scegliere assumendosi le responsabilità della scelta. Ho detto più volte che bisogna fare quello che è giusto non quello che è popolare. Questo perché quello che è giusto, se è giusto, diventerà anche popolare. In ogni caso, l’opinione dei calabresi su alcune questioni che riguardano la vita e il futuro dei territori è un’opinione che chi governa ha l’obbligo di raccogliere e di considerare assieme alle altre variabili prima di assumere una decisione. Si tratta – ha detto ancora Occhiuto – non di sondaggi ma di vere e proprie forme di consultazione. La piattaforma online sarà popolata da quanti si iscriveranno, e tutti potranno farlo. Da qui in poi inizieremo una campagna sui canali social della Regione per chiedere di iscriversi al portale. Al termine della fase di popolamento della platea dei partecipanti, lanceremo i primi quesiti sulle questioni che il Governo regionale riterrà di dover sottoporre a consultazione pubblica. La risposta alle domande sarà del tutto anonima.
Appena avremo una banca dati e una platea di calabresi tali da poter rendere oggettivo il risultato delle comunicazioni partiremo con i primi quesiti sulle questioni che il Governo regionale riterrà di dover proporre ai calabresi”.
“E’ un’iniziativa che ho voluto realizzare e che si inserisce nel più ampio lavoro che stiamo svolgendo per rendere in qualche modo più prossima la Calabria all’Europa”.
Nella foto postata sui social l’incontro questa mattina a Roma tra il ministro della Salute, Orazio Schillaci e il presidente della Regione Roberto Occhiuto, che hanno discusso delle difficoltà in ambito sanitario della Calabria, ma anche le tante iniziative per capovolgere lo stato delle cose. Occhiuto sottolinea come il colloquio abbia spaziato dall’emergenza reclutamento dei medici, agli accordi stipulati, dalla riorganizzazione del sistema sanitario all’integrazione Pugliese-Ciaccio /Mater Domini. “Uno scambio di idee e di opinioni positivo e propositivo – scrive il governatore – e per vincere questa sfida abbiamo bisogno che il governo nazionale sia al nostro fianco”. Intanto nelle ultime ore Occhiuto torna a parlare dell’arrivo dei medici cubani, una soluzione emergenziale ma necessaria per tenere aperti ospedali: “È evidente – ribadisce – che non è una soluzione strutturale. Intanto abbiamo stabilizzato tutti i medici che potevano essere stabilizzati, e stiamo procedendo ai concorsi a tempo indeterminato. Il problema del reclutamento riguarda tutte le Regioni. Oggi non è che non abbiamo medici, in Calabria mancano alcune specialità come gli anestesisti, i rianimatori, i pediatri e i medici cubani non ruberanno un solo posto di lavoro ai medici italiani o calabresi. Quindi, o chiudevo alcuni ospedali della provincia di Reggio Calabria, oppure dovevo trovare una soluzione tampone”.
«Il grido d’allarme lanciato dal presidente Confagricoltura Crotone, non può rimanere inascoltato. Diego Zurlo, ha sottolineato quanto siano in difficoltà i produttori di finocchio del Crotonese, a causa delle condizioni climatiche degli ultimi mesi che si sono caratterizzate per le temperature eccessivamente miti. I produttori di Crotone, Isola di Capo Rizzuto, Rocca di Neto e Strongoli, riconosciuti col marchio “Igp” sono fortemente preoccupati dall’inflazione, dal costo dei trasporti su gomma che si aggiunge alla bolla speculativa sui costi energetici e dei fertilizzanti. Per questi motivi mi farò portavoce col ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, per verificare se vi siano le condizioni per far dichiarare lo stato di calamità naturale che preveda un ristoro a sostegno dei produttori di un territorio che si sta assestando quale maggiore produttore di finocchio al mondo». È quanto dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Ernesto Rapani.