Cosenza, sindaco Caruso “25 Aprile festa e riflessione”

Redazione
“Oggi celebriamo l’anniversario della Liberazione del nostro Paese dal nazifascismo. È una giornata di festa, ma soprattutto deve essere un momento di riflessione, di ricordo e di gratitudine”. Lo afferma il sindaco di Cosenza Franz Caruso che ha partecipato alla celebrazione del 25 aprile in Piazza Vittoria con la prefetta di Cosenza, Vittoria Ciaramella, il colonnello Saverio Spoto, comandante provinciale dei Carabinieri Cosenza. Presenti autorità civili, militari e religiose e uno schieramento interforze composto da unità dei Carabinieri, dell’Esercito, della Polizia di Stato, del Corpo Forestale, della Guardia di Finanza, della Polizia Penitenziaria, della Polizia Provinciale, della Polizia Municipale e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma.
“Un momento di ricordo – afferma Caruso –  perché, per come mi piace ribadire, per proiettarci nel futuro è necessario conoscere il nostro passato facendone memoria per non ripeterne gli errori. Di gratitudine nei confronti di quanti, donne e uomini, si sono opposti a 20 anni di dittatura restituendo all’Italia la libertà. La nostra stessa identità cosentina ha radici storiche in quella lotta di democrazia e libertà e porta il nome di Paolo Cappello, il muratore socialista assassinato dai fascisti il 21 settembre del 1924, a pochi mesi di distanza dall’omicidio Matteotti. Di questo dobbiamo tutti essere orgogliosi perché quello di Paolo Cappello e dei tanti partigiani e aderenti ai movimenti della resistenza, è stato un impegno improntato al sacrificio, nel desiderio di traghettarci in un futuro migliore e più giusto. Ci sono riusciti.
Ci hanno donato una società libera e democratica, che ancora oggi ci appartiene come italiani, ma che non possiamo dare per scontata. La nostra Costituzione che rappresenta ‘la base e la garanzia della nostra libertà, della nostra democrazia’ è, oggi, messa sotto attacco dal Governo Meloni con l’introduzione del premierato e con l’autonomia differenziata, che dividerà l’Italia in 20 piccole repubblichette accrescendo il divario tra territori e la disuguaglianza tra gli individui. Come Sindaci stiamo facendo quanto è nelle nostre possibilità per bloccare il provvedimento legislativo voluto dalla Lega. Ma le leggi si approvano in Parlamento e dai parlamentari che, su questo tema, non hanno alcuna sensibilità. Questo perché non devono dar conto ai propri elettori ma ai propri leader politici che li candidano e li mandano a sedere sugli scranni di Montecitorio e di palazzo Madama evidentemente  ad eseguire  gli ordini di scuderia. Tra questi ci sono anche i senatori calabresi, con l’unica eccezione di Nicola Irto.
La violenza, l’individualismo e l’intolleranza, inoltre,  – continua il sindaco Caruso – sono ancora presenti nel mondo, in Italia ed in Europa, dove da troppo tempo ormai la guerra ha ritrovato casa ed ospitalità, generando morte e distruzione.  Ecco perchè noi tutti, ancora oggi, dobbiamo sentirci in prima linea a difesa dei valori della democrazia, della libertà, della tolleranza e della Pace, sanciti nella nostra Carta Costituzionale. In questa rinnovata battaglia creare consapevolezza e diffondere conoscenza, che rappresentano armi essenziali per contrastare ogni tentativo di ritorno a quell’infausto passato, è, quindi, un dovere. Ringrazio, pertanto quanti, semplici cittadini, istituzioni ed associazioni di Resistenza e Partigiane, sono impegnati per coltivare la memoria e trasferirla ai più giovani, combattendo anche contro assurdi tentativi di rivisitazione storica”.

Il cerimoniale

 

Alla cerimonia di oggi, a Cosenza, tra i presenti il Vicario del Questore, Primo Dirigente Ferruccio Martucci, il Comandante del Nucleo di polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza, Ten. Col. Gennaro Garzella, il Comandante del Distaccamento del 1° Reggimento Bersaglieri, Ten. Col. Gianluca Berardi, tutti i rappresentanti provinciali delle altre Forze Armate, dei Vigili del Fuoco, della Polizia Penitenziaria e delle polizie locali, della Croce Rossa Italiana. A presenziare all’evento il Provveditore agli studi di Cosenza, Professoressa Loredana Giannicola, il Magnifico Rettore dell’Università della Calabria, Professor Nicola Leone.

La cerimonia è iniziata con lo schieramento di una formazione interforze, in armi, composta da militari di tutte le Forze Armate – Carabinieri, Esercito con i Bersaglieri del 1^ Reggimento, Marina Militare della Capitaneria di Porto di Corigliano-Rossano, Aeronautica Militare del distaccamento di Montescuro –  della Polizia di Stato e dei Corpi Civili dello Stato, della Polizia Penitenziaria, insieme ad unità dei Vigili del Fuoco, della Croce Rossa Italiana e del Corpo Volontarie. Corale la partecipazione delle Associazioni combattentistiche d’Arma con i loro vessilli, del Comune e della Provincia di Cosenza con i rispettivi Gonfaloni.

A seguire sono stati resi gli onori alla Prefetta di Cosenza che accompagnata dal Comandante Provinciale dei Carabinieri, rappresentante delle Forze Armate, ha dapprima passato in rassegna i reparti in armi sulle note della “Fedelissima” e quindi presenziato alla tradizionale cerimonia dell’alzabandiera, scandita dalle note dell’”Inno di Mameli”. A seguire, la lettura solenne del messaggio del Ministro della Difesa Guido Crosetto.

La “Marcia del Piave” ed il “Silenzio d’Ordinanza” hanno fatto, quindi, da cornice alla deposizione di una corona d’alloro presso il Monumento ai Caduti, omaggio alla memoria di quanti, militari e civili, hanno sacrificato la propria vita ed i propri affetti per la riconquista di ogni forma di libertà, sociale, etica e politica e per l’affermazione dello stato di diritto, della Repubblica Italiana e della sua Costituzione.

 

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