Su iniziativa dell’onorevole Pasqualina Straface è stata depositata la proposta di legge regionale “Modifiche ed integrazioni alla Legge regionale 12 febbraio 2016, n.2”. Il disegno di legge va ad integrare e a rendere operativa, oltre ad allinearla alla vigente normativa sul trattamento dei dati personali, la norma di istituzione del Registro tumori della popolazione della Regione Calabria.
Fra le variazioni introdotte dalla nuova norma si registra la copertura dell’intero territorio regionale con l’istituzione dei registri presso le Aziende Sanitarie Provinciali di Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria, Crotone e Vibo Valentia, che cessano di essere sub-articolazioni. Dopo l’entrata in vigore della legge ogni ASP avrà novanta giorni per individuare il responsabile del registro provinciale, il personale necessario e le procedure necessarie al corretto funzionamento dei Registri Provinciali.
Riguardo al Centro di Coordinamento regionale dei Registri Tumori viene posto in capo al Dipartimento Tutela della Salute e Servizi Socio-Sanitari. Il Dirigente generale o un suo delegato assumeranno le funzioni di Coordinatore del Centro. Quest’ultimo avrà il compito di monitorare e valutare l’operato di ogni registro provinciale proponendo soluzioni alle eventuali problematiche e azioni finalizzate al miglioramento della prevenzione, della diagnosi e della terapia della patologia oncologica nel territorio della Regione Calabria.
Il Centro di Coordinamento dovrà produrre una prima relazione entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge e poi relazionare successivamente con cadenza annuale sull’attività svolta.
Straface: “Finalmente rendiamo operativo il sistema regionale di Registro tumori”
“Finalmente rendiamo pienamente operativo il sistema regionale di Registro tumori – ha dichiarato l’onorevole Pasqualina Straface – uno strumento fondamentale per garantire il diritto alla salute dei cittadini la cui funzionalità era ancora incerta e per diversi aspetti non allineata alle normative sulla tutela della privacy. Con questo intervento legislativo andiamo a fornire uno strumento che sarà in grado di incidere sulla programmazione sanitaria, sulle valutazioni di impatto ambientale, sull’implementazione di campagne di screening in specifiche aree geografiche in cui i dati saranno più rilevanti”.
Per poi concludere: “Aggiungiamo un altro tassello alla riforma complessiva della sanità calabrese che questo governo regionale sta portando avanti per superare le criticità legate agli anni di commissariamento e per garantire ai nostri cittadini una qualità della vita migliore rispetto al passato”.