Una problematica che periodicamente si ripresenta e sembra non trovare risoluzione è quella che riguarda la fauna selvatica. É il territorio di Bisignano questa volta il teatro del triste racconto di un imprenditore agricolo che si è visto annientare il campo di mais diligentemente seminato a causa di un’incursione da parte degli ungulati che sono ormai presenza frequente sui nostri territori e causa di danni ingenti alle produzioni. L’Unione provinciale degli Agricoltori si fa ancora una volta portavoce del grido di disperazione di un’azienda agricola che vede annientato in pochi minuti il lavoro fatto. «Si tratta dell’ennesimo caso – dichiara la presidente di Confagricoltura Cosenza Paola Granata – che la nostra associazione raccoglie da parte di agricoltori ormai scoraggiati alla semina di molte coltivazioni cerealicole, o peggio, ortive che proprio in quell’areale trovano forte vocazione. La Regione – aggiunge -, pur muovendosi in sinergia con le richieste delle associazioni datoriali, dovrà accelerare le attività previste dal piano straordinario di gennaio per l’abbattimento dell’80% dei cinghiali presenti sul territorio. Invochiamo inoltre interventi celeri di risarcimento dei danni alle aziende colpite da parte delle ATC di competenza, a Bisignano così come nel resto del territorio provinciale».
Emergenza fauna selvatica, ancora danni alle colture nel cosentino ad opera di cinghiali
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