Parco Sila aderisce a campagna Ministero #buttalibene

Rosalba Baldino


L’inquinamento ambientale rischia di aggravarsi con l’emergenza Coronavirus a causa dell’enorme quantità di mascherine e guanti protettivi che usiamo, abbiamo usato ed useremo. Occorre intervenire con un’azione informativa ed educativa perché tutti sappiano come devono essere smaltiti correttamente: il Ministero dell’Ambiente lancia la campagna “Alla natura non serve” accompagnata dall’hastag #buttalibene, che il Parco Nazionale della Sila condivide e rilancia.
La guerra alla plastica è ormai dichiarata da tempo, ma con l’arrivo del Covid-19 l’aumento esponenziale dell’uso di mascherine e guanti protettivi rischia di diventare un grande problema, accanto alla necessaria inversione di rotta sull’utilizzo di tutta una serie di accessori “monouso” nella nostra vita quotidiana: visiere, mantelle, grembiuli e camici protettivi usati non solo dal personale ospedaliero, ma anche da parrucchieri e barbieri, bicchieri, piatti e stoviglie in plastica utilizzati nella somministrazione di cibi e bevande da bar, ristoranti e mense.
Un mondo di plastica e altri materiali monouso tutti da smaltire, senza tener conto dei detergenti e dei disinfettanti/sanificanti il cui utilizzo diffuso causa un netto aumento dell’inquinamento di fiumi, laghi e mari.
Il rischio che corriamo è che dall’emergenza sanitaria ci si ritrovi proiettati verso un peggioramento della già gravissima crisi ecologica del Pianeta causata dall’aumento esponenziale dell’inquinamento ambientale.
Per questo motivo l’Unione Europea e l’Italia in prima fila, hanno tracciato la rotta, affermando in più di una occasione che occorre riciclare il più possibile i dispositivi di protezione personale, applicando i principi dell’economia circolare.
Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, in tale direzione, ha lanciato la campagna di comunicazione “Alla natura non serve” accompagnata dall’hastag #buttalibene, proprio per incentivare il corretto smaltimento di mascherine e guanti protettivi.
La campagna, diffusa sui Social, ma anche attraverso spot televisivi e radiofonici che vedono protagonista il noto attore Enrico Brignano, si concentra su tre punti fondamentali: 1. gettare mascherine e guanti nella frazione indifferenziata della raccolta dei rifiuti. 2. servirsi, il più possibile, di mascherine di comunità lavabili e riutilizzabili. 3. non abbandonare dove capita guanti e mascherine.

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