Praia a Mare, il Consiglio di Stato nega la riapertura dell’ospedale

Noemi Cautiero

Arriva una notizia tutt’altro che positiva per l’ospedale di Praia a Mare, la struttura ospedaliera del Tirreno cosentino per la quale si attendeva da un momento all’altro la riapertura, dopo che l’ospedale è stato chiuso insieme ad altri undici nosocomi periferici quando il sistema sanitario calabrese è andato in default. Da allora le battaglie per la riapertura si sono susseguite a ritmo sostenuto, molte volte, anche nel corso del governo regionale guidato da Mario Oliverio, si è parlato di “imminente riapertura”. Ma non è accaduto nulla. Oggi la doccia gelata arriva direttamente dal Consiglio di Stato, che respinge la richiesta avanzata dai municipi di Praia a Mare e di Tortora di immediata riapertura. Una decisione inattesa, se è vero com’è vero, che lo stesso Consiglio un po’ di tempo fa si era espresso favorevolmente alla re-immissione in funzione della struttura. Perché questo dietrofront? Secondo i giudici, l’ospedale di Praia è collocato fuori dalla rete di emergenza urgenza, ciò significa che non potrà avere né il reparto di chirurgia e né il pronto soccorso, nonostante sia presente un punto di primo intervento. Insomma, essendo mutata l’organizzazione della rete ospedaliera, sono venuti meno i presupposti per rendere operativo nel pieno delle sue funzioni, così come sostenuto dai comuni estensori della richiesta, l’ospedale.

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