Violenza di genere: incontro all’Unical con campagna “Orange the World”

Alessia Antonucci

Si è tenuto all’Università della Calabria un incontro sulla violenza di genere, organizzato dalla professoressa Donatella Barca – presidente del Soroptimist Club di Cosenza e docente dell’ateneo. A moderare l’evento la professoressa Elvira Brunelli. Per l’occasione, si è rinnovato il sodalizio tra Soroptimist Club Cosenza, Arma dei Carabinieri e Università della Calabria per la lotta alla violenza.

La professoressa Giovanna Vingelli, delegata del Rettore alle pari opportunità, ha narrato il percorso avvenuto all’interno dell’Università che ha portato alla realizzazione di una rete più ampia tra università e territori, nonché alla presenza di uno
sportello per vittime di violenza con la presenza anche di un referente esterno all’università. Tutto ciò a “garanzia dell’equità di approccio ad eventuali segnalazioni di abusi e della competenza specifica per l’accompagnamento dell’utenza, come riportato in modo completo nel portale d’ateneo”.
Presentando le finalità del Club service, la professoressa Barca ha anche letto un’accorata lettera di Matilde Spadafora Lanzino, presidente della Fondazione “Roberta Lanzino”, che con la sua famiglia è riuscita a trasformare il dolore della perdita brutale della propria figlia in speranza per le donne vittime di abusi, creando una casa di accoglienza e sostenendo il Centro Antiviolenza cittadino.

Proprio l’attivista Serena Bucca e l’avvocata Chiara Gravina in quest’occasione hanno presentato il cortometraggio “Foglie” realizzato per sensibilizzare ed informare sulle possibilità di uscire dalla spirale delle violenze attraverso il sostegno dei Centri Antiviolenza.
Coinvolgente la narrazione della capitana Mariachiara Soldano, comandante della compagnia dei Carabinieri di Rende, che ha approfondito la spirale di violenza che si innesca nei rapporti abusanti. In sinergia con il Soroptimist nella lotta per il necessario cambiamento culturale verso una maggiore consapevolezza dell’uguaglianza di genere, i comandanti Tenente Colonnello Dario Pini e Colonnello Agatino Saverio Spoto hanno mostrato la trasformazione dell’impegno dell’Arma in
armonia con l’iter legislativo che ha portato, nel tempo, al Codice Rosso ed hanno messo in luce l’importanza della “Stanza tutta per sé”, realizzata dal Soroptimist presso la sede provinciale cosentina del Comando, preposta all’accoglienza delle donne che denunciano le violenze. All’interno strumentazioni che permettono di raccogliere nell’immediatezza delle aggressioni le parole delle donne, all’inizio fortemente impaurite dalle eventuali ripercussioni e rasserenate, subito dopo, dalla presenza delle istituzioni a loro fianco.
L’incontro si è concluso con l’intervento della professoressa Francesca Stumpo teso a consapevolizzare le studentesse e gli studenti sulla violenza psicologica e verbale, particolarmente subdola in quanto non sembra mostrare lividi evidenti pur essendo vissuta dalle vittime. La psicologa Gianfranca Cosenza ha presentato l’impegno del Soroptimist in una formazione che cambi culturalmente l’approccio verso la persona in un iter che è iniziato coerentemente presso le scuole cittadine
dall’infanzia all’università. Se le donne credono in se stesse, un cambiamento è possibile.

Se ogni persona riesce a riconoscere i propri sentimenti e le proprie emozioni e le verbalizza, non è necessario ricorrere a nessun atto di violenza, ma si può prevenire l’irreparabile.

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