“Basso profilo”,Talarico: sceglie il silenzio nell’interrogatorio di garanzia

Red02

Compare davanti ai giudici a distanza di otto giorni dall’emissione dell’ordinanza cautelare dei domiciliari. Si è avvalso della facoltà di non rispondere Francesco Talarico, coinvolto nell’indagine “Basso profilo” che ha portato all’emissione di 50 misure cautelari. Assistito dall’avvocato Francesco Gambardella, l’assessore regionale al Bilancio ed esponente dell’Udc ha scelto il silenzio di fronte al giudice Alfredo Ferraro e ai pm Paolo Sirleo e Veronica Calcagno.

Talarico è accusato di voto di scambio e associazione a delinquere di stampo mafioso e secondo l’accusa, avrebbe ottenuto appoggi elettorali alle politiche del 2018 dall’imprenditore Antonio Gallo in cambio di ‘appoggi’ nel mondo degli appalti pubblici, anche attraverso la mediazione del segretario nazionale dell’Udc Lorenzo Cesa.

L’interrogatorio è durato pochi minuti al termine dei quali il suo legale ha dichiarato che Talarico si professa innocente ma ha scelto di non rispondere per farlo in seguito secondo un’articolazione difensiva che avrà meglio sviluppato. Nessuna notizia è stata fornita riguardo agli incarichi che l’indagato ricopre. Il legale ha preferito non rispondere poiché argomento “non prettamente attinente all’aspetto difensivo”. Stamani si è svolto anche l’interrogatorio di garanzia dell’ex consigliere comunale di Catanzaro Tommaso Brutto e del figlio Saverio, assessore a Simeri Crichi. Entrambi hanno risposto negando ogni addebito.

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