Aggredita in strada a Reggio: scatta la misura cautelare

Noemi Cautiero
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Un calcio sferrato alla testa della compagna: scatta il braccialetto elettronico. Una misura che non rende giustizia al gesto brutale dell’uomo e, soprattutto, al coraggio mostrato dalla donna nel denunciare l’aggressione. Una lite scoppiata in strada, sotto gli occhi dei passanti, lo scorso Marzo a Reggio Calabria. “Dammi il cellulare”, la risposta negativa della donna, il calcio, la ferita alla testa. La denuncia il giorno dopo, nonostante lo shock e la paura, ha dato il via ad un’indagine approfondita da parte dei Carabinieri della Stazione di Reggio Calabria. L’aggressione si è rivelata essere soltanto il culmine di una serie di maltrattamenti verbali e fisici subiti dalla vittima, perpetrati durante la relazione. Determinanti, ai fini dell’inchiesta, le immagini di videosorveglianza che hanno permesso di raccogliere prove schiaccianti a carico dell’uomo, portando così all’emissione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa. Una misura che possa fungere da deterrente, affinché episodi del genere possano non verificarsi nuovamente, ma che non è all’altezza del coraggio di chi ha avuto la forza di denunciare. Sono storie come queste che dovrebbero essere d’esempio a chi, vivendo situazioni analoghe, è ancora in silenzio. Atti di coraggio che possano spronare a chiedere aiuto, rivolgendosi a quelle istituzioni e realtà che ogni giorno lottano al fianco delle donne vittime di violenza.

©2023 TELEUROPA SRL – Tutti i diritti riservati

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