Erano autorizzati a cacciare cinghiali, ma sedici componenti di una squadra avevano esteso la propria attività anche verso specie protette all’interno del Parco Nazionale d’Aspromonte. Per questo motivo sono stati denunciati nel corso di un’operazione che ha portato anche al sequestro di armi, mezzi illegali di cattura ed un centinaio di esemplari di specie protette congelati.
I militari della Stazione Carabinieri Forestale di Cittanova stavano da tempo monitorando la squadra di cacciatori in quanto avevano il sospetto che dietro alcune manovre si celassero attività illegali. In seguito alle indagini, svolte anche con l’ausilio di alcune fototrappole occultate nella vegetazione, sono stati identificati i 16 soggetti, di età compresa tra i 25 e i 68 anni, intenti ad esercitare attività di bracconaggio all’interno dell’area protetta.