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Era il 2 luglio del 2014: Giancarlo Esposito, un bimbo di 4 anni, morì mentre si trovava nella piscina comunale di Campagnano. Oggi per le cinque persone finite sotto inchiesta per quella morte, arriva una nuova assoluzione. La Corte d’Appello di Catanzaro, infatti, ha confermato la sentenza emessa dal tribunale di Cosenza l’8 luglio 2020 nei confronti di Carmine Manna , legale rappresentante della società che gestisce le piscine di Campagnano, e le educatrici Franca Manna, Luana Coscarella Martina Gallo e Ilaria Bove. Per i giudici «il fatto non sussiste»