Sequestro conservativo di beni per oltre cinque milioni di euro nei confronti di due ex dirigenti dell’azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro (oggi azienda ospedaliera-universitaria “Dulbecco”) in relazione a un presunto danno erariale per un importo corrispondente all’importo del sequestro. Il sequestro – eseguito dal Nucleo di polizia Economico-finanziaria della Guardia di Finanza in esecuzione di un decreto emesso dalla Sezione giurisdizionale della Corte dei conti per la Calabria su richiesta della Procura regionale, presieduta da Romeo Ermenegildo Palma – è il culmine di indagini riguardo ai fatti contestati risalenti a una decina di anni fa, sui quali ha proceduto il sostituto procuratore generale Gianpiero Madeo. Riguardano un presunto danno erariale contestato ai due dirigenti dovuto al mancato introito di ingenti somme nelle casse dell’allora Azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” a causa di un presunto anomalo accordo transattivo stipulato con una casa di cura privata in relazione ai crediti vantati dall’Azienda nei confronti della clinica per la cessione di sangue e prodotti emoderivati.