Gioia Tauro: 42enne arrestato dai carabinieri per associazione mafiosa

Redazione

Nella notte appena trascorsa, i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria, a conclusione di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria – Direzione Distrettuale Antimafia, diretta dal Procuratore Giovanni Bombardieri, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di misura cautelare in carcere personale nei confronti di un 42enne. Stando a chi indaga, l’uomo sarebbe personaggio di assoluta fiducia dei vertici della cosca Bellocco. Il procedimento trae origine nel dicembre 2019 da una complessa attività investigativa avente ad oggetto le dinamiche di operatività della cosca Bellocco ed il coinvolgimento degli indagati nelle dinamiche di operatività nella gestione della latitanza del capo dell’omonimo sodalizio di ‘ndrangheta operante a Rosarno.

Il destinatario della misura cautelare, residente a Gioia Tauro, è attinto allo stato da gravi indizi di colpevolezza in ordine al reato di associazione di tipo mafioso, commesso a partire dal mese di aprile 2020, avendo rivestito “un ruolo di primo piano nella gestione della latitanza e in genere degli affari illeciti della cosca”. Dalle indagini è emerso quale personaggio di assoluta fiducia operativa sul territorio controllato dalla cosca: avrebbe assicurato una rete di protezione e di comunicazione tra i vertici, rendendosi parte attiva nella realizzazione del programma criminoso della consorteria. In particolare, il 42enne avrebbe assunto il ruolo di latore delle comunicazioni riservate in merito alla latitanza del capo della ndrina rosarnese, rendendosi pienamente disponibile sia ad avvicinare le vittime di estorsione nell’interesse del sodalizio mafioso che a fungere da soggetto a cui rivolgersi per presentare richieste di protezione o assolvere al pagamento del “dovuto” estorsivo alla cosca.  Al termine delle operazioni, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Palmi, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Il procedimento è attualmente pendente nella fase delle indagini preliminari e l’effettiva responsabilità delle persone deferite, attesa la fondatezza delle ipotesi d’accusa mosse a loro carico, sarà vagliata nel corso del successivo processo. Non si escludono ulteriori sviluppi investigativi e probatori, anche in favore delle persone sottoposte ad indagini.

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