‘Ndrangheta: collaborazione fra boss e agente dei Carabinieri

Red

Ha 45 anni l’ex sovraintendente G.C. arrestato dai Carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, a conclusione dell’inchiesta aperta dalla Procura nel luglio 2018, nella quale è emerso dalle indagini durate due anni inerenti l’operazione “Ares”, notevoli contraddizioni.

Sono 38 i soggetti ‘ndranghetisti che nella notte del 9 luglio 2018 sarebbero dovuti finire in manette, ma 7 fuggirono all’arresto, poiché avvertiti in tempo e per tempo, da una telefonata inviata da un appartenente alle forze dell’ordine.

Durante quell’episodio trovò la fuga anche Rosario Grasso, rampollo del clan Cacciola-Grasso di Rosarno, sebbene nel giro di pochi mesi, la Dda riuscì ad individuare ed arrestare i latitanti.

G.C., è emerso dalle indagini della Procura, non avrebbe aiutato la cosca soltanto in quella situazione, ma ha rappresentato un valido supporto indispensabile per l’ingresso nel Porto di Gioia Tauro, di ingenti quantitativi di cocaina provenienti dal Sudamerica.

L’agente è accusato di concorso esterno con la ‘ndrangheta, corruzione propria e partecipazione ad associazioni dedite al narcotraffico internazionale.

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