Processo “Miramare”, chiesta condanna per sindaco Reggio Calabria

Red

Al termine della requisitoria del processo “Miramare”, il pubblico ministero Walter Ignazitto ha chiesto al Tribunale una condanna a un anno e dieci mesi di reclusione per il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, e per l’imprenditore Paolo Zagarella. Oltre a Falcomatà, il rappresentante della pubblica accusa ha avanzato la richiesta di condanna a un anno e otto mesi di reclusione per gli altri imputati: Armando Neri, ex vice sindaco e assessore in carica; gli assessori Giuseppe Marino, Giovanni Muraca, Antonino Zimbalatti; gli ex assessori Agata Quattrone e Patrizia Nardi; Maria Luisa Spanò, ex dirigente. Il processo è scaturito da una inchiesta della polizia sulla vicenda dell’ex albergo Miramare, un immobile storico, che, secondo l’accusa, nel luglio del 2015 la Giunta presieduta da Falcomatà aveva destinato all’imprenditore Zagarella, al quale, secondo la ricostruzione del pubblico ministero, Giuseppe Falcomatà era legato da vincoli di salda amicizia: Zagarella avrebbe concesso gratuitamente un proprio immobile in cui Falcomatà aveva istituito la sua segreteria politica in vista delle elezioni amministrative. L’accusa è quella di abuso di ufficio e falso ideologico per l’assegnazione di un bene che sarebbe avvenuta senza il ricorso alle procedure ad evidenza pubblica.

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