Depurazione, il male calabrese

Isabella Roccamo

Corigliano Rossano è l’unica tappa calabrese del tour di Goletta Verde. l’imbarcazione ambientalista è In viaggio dal 23 giugno scorso, in tutto 25 tappe lungo lo stivale, per monitorare la qualità delle acque, denunciare le illegalità ambientali, l’abusivismo edilizio, le trivellazioni di petrolio, ma anche per informare e sensibilizzare i cittadini sull’importanza di salvaguardare il nostro prezioso ecosistema Oggi a bordo della goletta la conferenza stampa per illustrare i dati del monitoraggio effettuato lungo le coste calabresi. Ebbene: In ciascuna provincia monitorata c’è almeno un punto fortemente inquinato. E su 24 campionamenti eseguiti lungo le coste 13 risultano fuori dai limiti di legge e di questi 12 sono fortemente inquinati. Il problema è sempre lo stesso: ossia la cattiva depurazione. Sotto la lente, infatti canali e foci che continuano a riversare in mare scarichi non adeguatamente depurati. In Calabria, denuncia Legambiente, resta l’emergenza depurativa di fronte alla quale ad oggi poco o niente è stato fatto dalle istituzioni competenti. E così in prossimità delle foci, che spesso diventano delle fogne a cielo aperto, la qualità delle acque è pessima. Un problema, sottolineano i responsabili di Ggoletta Verde, che sta assumendo proporzioni sconcertanti e che mette a repentaglio una risorsa importante per il nostro territorio. Ad oggi purtroppo permangono le criticità in molti dei punti già monitorati negli anni scorsi dai tecnici di Goletta Verde. E permangono anche le criticità sulla cartellonistica informativa rivolta ai cittadini che nonostante sia obbligatoria ormai da anni per i comuni, ancora non viene rispettata.

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