Al Cinema San Nicola di Cosenza arriva Francesco di Leva, vincitore del David di Donatello 2025

Anna Franchino

Il film “Nottefonda”, uscito nelle sale cinematografiche l’8 maggio e distribuito da Luce Cinecittà, sarà presentato al Cinema San Nicola di Cosenza martedì 13 maggio, alle ore 20.00. Saranno presenti il regista Giuseppe Miale di Mauro e l’attore protagonista Francesco Di Leva. A moderare l’incontro la giornalista Barbara Marchio.    Liberamente tratto dal romanzo, “La strada degli Americani” (Frassinelli) a firma dello stesso regista Miale Di Mauro, il film racconta la storia di Ciro (Francesco Di Leva), un uomo allo sbando dopo la perdita della moglie, che ogni notte esce con il figlio di tredici anni, Luigi (Mario Di Leva), alla ricerca di quell’auto rossa che ha investito e ucciso l’amata moglie. In questa ricerca ha perduto sé stesso, il senso del tempo e la possibilità di far vivere una vita normale a suo figlio, un ragazzino costretto a crescere in fretta per trattenere il padre dalla discesa negli inferi. Una via crucis dell’elaborazione di un lutto difficile da superare. Ma il loro destino è già scritto, e durante l’ultima “Nottefonda” dovranno affrontarlo.  Scritto dallo stesso regista con Bruno Oliviero e Francesco Di Leva, “Nottefonda” è prodotto da Mad Entertainment con Rai Cinema in collaborazione con Leocadia. La serata evento è organizzata da Giuseppe Citrigno, presidente Anec Calabria e amministratore della CGC Sale cinematografiche. Francesco Di Leva torna a Cosenza dopo la vittoria del David di Donatello 2025 come migliore attore non protagonista per il film “Familia”, presentato proprio al Cinema Citrigno insieme al regista Francesco Costabile.  In “Nottefonda” l’attore napoletano condivide il set con il figlio Mario, classe 2010. “Il mio personaggio di Ciro – racconta Francesco Di Leva- è un uomo che sprofonda in un abisso e, dopo aver raggiunto il punto più profondo e oscuro della sua esistenza, prova in tutti i modi a risalire a galla, sperando di vedere presto la luce. Non è un vero tossicodipendente, ma ha trovato nell’uso e nell’abuso del crack uno sfogo per uscire dalla traversata del lutto che lo ha colpito dopo la morte improvvisa di sua moglie in un incidente stradale. Per restituire al personaggio il dolore, la fatica, ma anche la tenerezza che si porta dietro come un macigno – continua l’attore – ho lavorato molto sul silenzio. Ciro evita di confrontarsi con le persone e anche di incontrare gli sguardi degli altri, sfugge a qualsiasi contatto umano perché questa circostanza implicherebbe un confronto. Lui sa che è il momento di essere invaso dalla sofferenza, vuole percepirla come ultima e grande esperienza di amore verso sua moglie mentre tutto il resto, gli altri, la vita di ogni giorno, vengono dopo”.  “Ho capito che volevo raccontare Napoli come una città universale dove collocare il mio protagonista e la sua storia umana – spiega il regista-scrittore Giuseppe Miale di Mauro -. Farlo vagare in una città notturna, piena di gru del porto, di rumori di muletti in azione, di container pronti a partire, di sabbia nera del vulcano e mare grigio d’inverno, di cavalcavia isolati e di strade periferiche e buie. E poi un’auto, quella di Ciro, che le percorre. Sullo sfondo il Natale che illumina le case degli altri e mette tristezza a chi non ha niente da festeggiare”.  Nel cast anche Adriano Pantaleo, Giuseppe Gaudino, Valeria Colombo, con Dora Romano e l’amichevole partecipazione di Chiara Celotto.  Sul sito www.cosenzacinema.it sono aperte le prenotazioni per la proiezione di martedì 13 maggio.

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