La Ugly Films ricorda i primi due omicidi politico-mafiosi in Calabria. Due delitti rimasti impuniti, a distanza di 45 anni

Anna Franchino

Quarantacinque (45) anni fa furono uccisi dalla ’ndrangheta Peppe Valarioti e Giannino Losardo, entrambi dirigenti del PCI, i primi due omicidi politico-mafiosi in Calabria.  Due storie di grande lotta contro i clan stroncate dalla violenza mafiosa e che ancora gridano giustizia.  Erano tra gli esponenti politici più esposti di quella Calabria “Partigiana” che lottava contro i clan sia della Piana di Gioia Tauro, sia della provincia di Cosenza che facevano il salto industriale.  Valarioti fu ucciso l’11 giugno 1980 a Rosarno, Losardo fu assassinato il 21 giugno a Cetraro, dieci giorni dopo. Valarioti era consigliere comunale a Rosarno, mentre Giannino, all’epoca dei fatti assessore all’Istruzione al Comune di Cetraro, lavorava come funzionario, segretario capo alla Procura di Paola. In virtù di questo ruolo così delicato era molto attento ai traffici illeciti e alla corruzione tra le cosche dell’Alto Tirreno cosentino e la politica. Tra l’altro, ancora oggi, purtroppo, sia a Rosarno, sia Cetraro continuano a verificarsi gravi atti intimidatori, come l’omicidio avvenuto a fine maggio proprio nel centro del Tirreno cosentino, dove qualche giorno fa sono stati anche dati alle fiamme i mezzi dell’azienda Ecologia Oggi.  Peppe Valarioti e Giannino Losardo erano due calabresi con la schiena dritta, molto attenti ai problemi e alle potenzialità dei territori che abitavano, Rosarno e Cetraro. Si battevano per il lavoro giusto, per i diritti sociali e per il progresso etico nella Calabria degli anni ’70, mentre il governo prometteva migliaia di posti di lavoro mai realizzati e si arricchivano solo le ’ndrine.  A distanza di 45 anni la Ugly Films ha dedicato loro due film-documentari dal titolo “Medma non si piega”, che sarà presentato il 19 giugno a Trame Festival (Lamezia Terme) e “Chi ha ucciso Giovanni Losardo?”. Ugly Films vuole tenere alta l’attenzione e, dopo 45 anni chiedere ancora perché non siano mai stati individuati i colpevoli, nonostante fosse ben chiara la matrice mafiosa, e non si sia più provato a fare chiarezza sulle due vicende. Due storie peraltro, ancora oggi, poco conosciute. Per questo se ne parlerà, mercoledì 18 giugno, alle ore 11, con una conferenza stampa presso il Tribunale di Paola, nella sala “Giovanni Losardo”.

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