Il confronto tra i grafici raffiguranti i livelli di occupazione delle strutture sanitarie relativi a questo periodo e allo scorso anno è emblematico di come l’estate 2022 sia caratterizzata da una forte ondata di covid. Se nel 2021 solo il 6% dei posti letto in area medica era occupato da pazienti covid oggi la percentuale è salita al 32. Anche nelle terapie intensive calabresi il balzo in avanti è netto, si è passati dal 3 al 9% ad un passo da quella che quando vigeva il sistema dei colori era considerata la soglia di rischio. I numeri sono ancora più esplicativi, 48 i degenti in area medica nel 2021, 317 oggi, 4 in terapia intensiva l’anno scorso 16 oggi.
La pressione ospedaliera è frutto di un contagio diffuso ben al di sopra delle poche decine di nuovi casi che venivano scovati nel luglio 2021 quando il covid sembrava comportarsi come un virus stagionale quasi spegnendosi nei mesi caldi. Oggi la Calabria ha circa 70.mila casi attivi, una percentuale di positività sui tamponi analizzati pari al 30% e purtroppo decessi quotidiani.
Le varianti maggiormente contagiose in circolazione e l’assenza o lo scarso utilizzo di misure di prevenzione hanno facilitato la nuova ondata rendendo opportuna una risposta immediata al virus attraverso la ripresa della campagna vaccinale nel tentativo di salvaguardare soggetti anziani e fragili. Al momento la somministrazione della quarta dose non procede spedita, sono circa 21.000 le dosi inoculate, la maggior parte tra gli over 80, la Calabria è ancorata all’ultimo posto della classifica delle regioni italiane per percentuale di vaccinati rispetto alla popolazione, ma negli ultimi giorni si segnala un incremento nelle somministrazioni.