La ‘ndrangheta negli appalti, un arresto e sette aziende sequestrate

Isabella Roccamo

Le mani delle cosche sugli appalti pubblici nel reggino: carabinieri di Reggio Calabria hanno arrestato, per associazione mafiosa, Tommaso De Angelis, 59 anni, presunto esponente della cosca di ‘ndrangheta “Alvaro-Pajechi”. I militari hanno inoltre sequestro sette aziende per un valore di 16 milioni e mezzo di euro. Il blitz è scattato nelle province di Reggio Calabria, Latina e Cosenza. L’arresto di De Angelis ed il sequestro di beni sono stati eseguiti nell’ambito delle indagini denominate “Camaleonte” e “A ruota libera” svolte, rispettivamente, dai carabinieri della Compagnia e del Nucleo investigativo di Reggio Calabria. La prima riguarda i lavori per la realizzazione della fermata di Pentimele di Reggio Calabria della metropolitana di superficie, per un importo di 2,1 milioni di euro, appaltati da Rete ferroviaria italiana ad un’associazione temporanea di imprese, e la costruzione per 860 mila euro di un sovrappasso. La seconda indagine riguarda due lavori banditi nel giugno 2013 dal Comune di Reggio Calabria.

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