Medici cubani: lo sdegno di una dottoressa di Vibo e la risposta dell’Asp

Gianluca Pasqua

Si dice gravemente offesa dalle dichiarazioni del Governatore Occhiuto sui medici cubani, Alessia Piperno giovane medico calabrese rientrata nella propria regione al termine di un periodo trascorso in Lombardia, che in un lungo post sui social ha raccontato la sua esperienza di medico che in Calabria ha ricevuto soltanto offerte di assunzioni a tempo determinato. Di seguito il suo post e la risposta dell’Asp di Vibo Valentia:

 

Carissimo Presidente Roberto Occhiuto
In qualità di giovane medico calabrese, tornata dalla Lombardia nella mia amata Calabria, mi sento gravemente offesa dalle sue dichiarazioni.

“I medici cubani fiori all’occhiello dei paesi caraibici “.

Piuttosto dovrebbe pensare all’orgoglio di noi medici calabresi che nonostante le importanti difficoltà della nostra sanità, spinti dall’amore incondizionato per la nostra terra, decidiamo di tornare per metterci al servizio di chi sta male e per garantire quel minimo di aiuto alla sanità pubblica che è bene prezioso di tutti.

“Inizieranno coloro che già sanno parlare l’italiano e gli altri, prima di prendere servizio, faranno corsi intensivi per apprendere la lingua”.

Dimentica che la nostra terra è popolata da umile gente che il più delle volte identifica lo stomaco come “bocca dell’anima” ed il dolore vaginale come “male alla natura”. Quindi al suo posto proporrei anche corsi intensivi di dialetto calabrese, non vorrei mai vedere indirizzati i primi all’odontoiatra ed i secondi allo psicologo.

“I medici cubani saranno affiancati dai nostri operatori sanitari”.

Si, ma questo lo si può fare ad ondate trimestrali, perché le ricordo che i contratti proposti a noi sono della validità di soli 3 mesi, spesso anche in libera professione, a differenza dei 3 anni di chi viene da Cuba. Ma d’altronde sono loro il fiore all’occhiello. Per tutti noi, dopo 3 mesi si vedrà.

“Le aziende calabresi cercano disperatamente medici da assumere a tempo indeterminato, ma non ne trovano”.

Strano! Io abito a Vibo Valentia e le uniche proposte che ho ricevuto sono a tempo determinato ed in libera professione. Le propongo a questo punto con i soldi da me versati durante gli anni universitari (affitto, vitto, tasse varie) di pagare i geni caraibici. Noi probabilmente siamo troppo incapaci per Lei per meritare una stabilizzazione. E così sia.

“Abbiamo fatto bandi per posti a tempo indeterminato e manifestazioni d’interesse che sono andati deserti”.

Io personalmente ho protocollato la mia manifestazione d’interesse da mesi ormai e per ben due volte (perché una non bastava) eppure le balle di fieno le ho viste io, non Lei. Ed ancora mi chiedete domande, domandine, curriculum ed autocertificazioni. Ma non avevate urgente bisogno? Ormai sono mesi che va avanti la mia personale disavventura. Chi mi ha valorizzata, chi ha creduto in me, chi ci tiene ad avermi nel suo staff medico è la tanto criticata sanità privata. A lei va la mia gratitudine ed il mio incondizionato appoggio. Sono meritevole di lavorare in Lombardia (regione che mi ha accolta con orgoglio), di occuparmi di un reparto di alta (e posso dirlo a gran voce) chirurgia nell’ambito privato, persino di aiutare il pronto soccorso della mia città (ma, ripeto, in libera professione e dopo 3 mesi non si sa), ma non sono meritevole di stabilizzazione nella sanità pubblica. E poi vi chiedete per quale motivo ragazzi formati scappano fuori dalla Calabria.. dovreste ringraziarci, così almeno lasciamo posto ai paesi caraibici e magari a lavorare da loro ci finiamo noi. Vi sentite soddisfatti ed orgogliosi, io al vostro posto mi vergognerei. Date le giuste informazioni alla popolazione calabrese, noi non siamo meno preparati o meno vogliosi di aiutare, è ciò che voi ci proponete che non merita un minuto del nostro prezioso tempo.

Ad maiora.

Un giovane medico orgogliosamente calabrese.

 

Non si è fatta attendere la risposta dell’Asp di Vibo Valentia all’intervento della Dottoressa Piperno: il commissario straordinario Giuseppe Giuliano racconta che ad inizio agosto 2022 la dottoressa ha deciso di candidarsi ad un incarico di tre mesi bandito dall’Asp di Vibo Valentia: si trattava di un contratto da libero professionista retribuito circa 60 euro all’ora, 480 euro al giorno ma la richiesta, unica per i tre posti disponibili, è risultata irricevibile perché giunta all’indirizzo sbagliato, fuori termine e senza gli allegati richiesti.

Nonostante ciò questa Azienda sanitaria – dice Giuliano – proprio in virtù della carenza di personale medico che affligge tutto il nostro territorio, ha fatto i salti mortali per inserire in organico, per i tre mesi previsti dall’avviso, la dottoressa Piperno, e – nonostante le difficoltà causate solo dalla diretta interessata – ci stiamo riuscendo: aspettiamo ancora la domanda corretta e il Cv.

Lunedì – informa il commissario – chiameremo nuovamente la dottoressa Piperno e le daremo le linee guida per presentare – se è in possesso dei titoli necessari – le relative domande di partecipazione: siamo pronti ad assumerla.

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