Infrastrutture, viceministro Rixi: “Fare sistema per lo sviluppo del Paese”

Redazione

Infrastrutture e sviluppo del territorio, al centro dell’incontro con Edoardo Rixi, vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, che si è da poco concluso nella sede reggina di Confindustria.

Ad introdurre la discussione, il presidente di Confindustria Reggio, Domenico Vecchio: “La città metropolitana di Reggio Calabria ha il secondo porto più importante d’Europa, Gioia Tauro, uno dei più importanti attrattori di investimenti. Ciò di cui abbiamo bisogno, non è una politica di assistenzialismo, ma una politica che accompagni la crescita del nostro territorio. È questo che noi industriali abbiamo portato all’attenzione del viceministro, perché vogliamo dare sviluppo al territorio e dare una dignità ai nostri giovani, affinché trovino lavoro e possano rimanere qui nella loro terra, per sviluppare le bellezze e tutte le potenzialità che questo territorio offre”.

Al tavolo presente anche il Presidente di RFI, Dario Lo Bosco: “Il gruppo Ferrovie dello Stato Italiane è felice e disponibile, a realizzare quelle infrastrutture necessarie ad ottimizzare la crescita sostenibile del sud del paese, e con esso dell’Europa. Il corridoio Palermo/Helsinki, finalmente vede il sud protagonista, la Sicilia, la Calabria, ma anche le altre regioni del Mezzogiorno d’Europa. Il sud diventa strategico nel Mediterraneo, ed il porto di Gioia Tauro, leader nel sistema infrastrutturale della logistica integrata. Fondamentale, quindi, lavorare, affinché anche le aree interne, possano essere prospettiva di sviluppo sostenibile integrato digitale”.

L’intervento del vice ministro Rixi

L’intervento del vice ministro Rixi, che ha parlato di infrastrutture e di sviluppo, ma anche, della necessità di fare sistema, in modo che ogni regione possa avere una sua vocazione, che contribuisca a creare un sistema Italia, che nel suo complesso diventi programma di sviluppo. “Le opere pubbliche non si fanno schioccando le dita, ma gestendo i cantieri in maniera che non si creino situazioni di opacità. La scommessa sul Ponte sullo Stretto non è di una forza politica, né di un Governo. È la scommessa del Paese. Per la strada statale 106 Jonica, nella legge di Bilancio abbiamo destinato circa 3 miliardi di euro. È evidente che, dal niente a tutto, c’è di mezzo il lavorare. Se gli appalti si fanno e le aziende lavorano, si rispettano i tempi, oppure è chiaro che questi problemi non li risolveremo mai. Sull’aeroporto di Reggio Calabria il Mit è impegnato per dare risposte concrete in tempi brevi. ENAV ed ENAC stanno elaborando una apposita procedura di avvicinamento pista da testare sia al simulatore, sia in volo. Un iter in linea con quanto detto dal Ministro Salvini. Se i test daranno gli esiti positivi che auspichiamo, si potrà consentire una migliore operatività e capacità dello scalo, a fronte della complessità tecnica per l’orografia del territorio”

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