“M5S prende le distanza da Morra”, così si legge in una nota del movimento

Red02

Il Movimento 5 stelle fa terra bruciata intorno al senatore Nicola Morra, che in una intervista a Radio Capital ha fatto affermazioni sulla Calabria e sulla governatrice Jole Santelli, recentemente scomparsa (“Era noto che avesse un tumore grave, ma i calabresi l’hanno votata lo stesso”), che da ieri sera hanno scatenato una vera e propria bufera di polemiche.

Se in molti avevano stigmatizzato in ordine sparso le dichiarazioni del presidente della Commissione parlamentare antimafia, adesso è un comunicato ufficiale a sottolineare che “le affermazioni del senatore Nicola Morra sulla presidente Santelli, i cittadini calabresi e i malati oncologici non rispecchiano il pensiero del Movimento 5 Stelle, che ne prende le distanze”.

Una posizione inequivocabile che isola politicamente il senatore anche all’interno del suo stesso “partito”. “I cittadini chiamati al voto e ad esprimere la loro preferenza lo fanno sulla base della loro libera e insindacabile opinione – continua la nota del M5s -. E proprio in virtù di questa libertà dovrebbero essere i partiti del centro destra a chiedere scusa ai cittadini calabresi per aver candidato e fatto eleggere personaggi come Tallini, oggi agli arresti”.

Nelle ultime ore Morra aveva tentato di aggiustare un po’ il tiro, chiedendo scusa “alle persone che si sono sentite offese o colpite da parole che – aveva sottolineato – sono state volutamente tagliate e cucite per far intendere ciò che il sottoscritto non ha mai pensato”.
“Da parte mia – aveva aggiunto, escludendo comunque le dimissioni – c’è sempre stato il massimo rispetto per chi vive la condizione della malattia. Io ho semplicemente ricordato come l’elettorato debba essere pienamente responsabile delle proprie scelte. Perché ciò che avvenga è necessaria un’informazione totale”.

Dichiarazioni che, a quanto pare, non sono bastate a spegnere l’incendio di polemiche che continua a divampare. Al coro di critiche si è aggiunta anche Roberta Santelli, sorella della governatrice: “Si vergogni come uomo e come politico di ciò che ha avuto il coraggio di dire. E si dimetta per favore, e questo lo scrivo da italiana e calabrese, dall’importante ruolo politico che ricopre non per quello che ha detto su Jole ma perché Lei è assolutamente inadeguato a ricoprire il ruolo che fu, tra gli altri, del Presidente Luciano Violante, ottimo amico di mia sorella della quale aveva grande stima”.

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