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Le due ruote stanno vivendo una stagione d’oro. Lo dicono i dati che nell’ultimo rapporto sul Cicloturismo realizzato da Isnart-Unioncamere e Legambiente evidenziano come circa 5 milioni di italiani abbiano fatto uso della bicicletta nel corso della propria vacanza estiva 2020. Il Parco Nazionale del Pollino crede fortemente che questo sia un nuovo trend dei viaggiatori che scelgono la bici e le ciclovie per attraversare aree incontaminate e procedere a passo lento per apprezzare paesaggi, borghi e tutto ciò che attorno ad essi si muove.
Questo asset di turismo verde vede nel Pollino uno dei parchi nazionali italiani che più stanno costruendo infrastrutture sostenibili per attrarre cicloturisti. Nel corso dell’evento del Parco Nazionale del Pollino che ha presentato le due guide geoturistiche, che rafforzano la valorizzazione dei 74 geositi del Pollino inseriti nella rete Unesco, è stato annunciato da Giovanni Aramini, dirigente settore parchi e aree protette della Regione Calabria, che la regione ha finanziato con altri due milioni di euro il rafforzamento della ciclovia che si muove sull’ex tracciato ferroviario che attraversa il Pollino.
Investimento che servirà a continuare il tratto di ciclovia che da Campotenese arriverà fino a Mormanno e che si aggiunge a quello già compiuto che partendo da Morano Calabro arriva proprio alla porta naturale del Pollino sul versante calabrese. Tratto che sarà inaugurato il prossimo 24 maggio in occasione della Giornata Europea dei Parchi per consolidare l’attenzione del Pollino a questo tipo di esperienza sostenibile.
«Il turismo italiano sta compiendo sempre più scelte di vacanza orientate verso esperienze, come il cicloturismo, prima d’ora quasi inesplorate. La pandemia – ha dichiarato il presidente del Parco, Domenico Pappaterra – ha cambiato i paradigmi dei viaggiatori ed è sempre maggiore l’attenzione alle scelte compatibili e sostenibili che riportino le persone a stretto contatto con l’ambiente sano. In questa ottica il nostro lavoro di promozione dell’area protetta calabro – lucana sta provando a sviluppare forme di turismo, come il cicloturismo, orientate alla produzione di valore, aumentando i servizi forniti ai cicloamatori per attrarre soprattutto il turismo estero ma anche quello italiano che cresce e sceglie la vacanza su due ruote».
Anche nel Recovery Fund sono previsti stanziamenti per il Piano nazionale ciclovie, che prevede la realizzazione di mille km di piste ciclabili urbane e metropolitane e di 1626 km di piste turistiche. «Un trend di attenzione al turismo sostenibile in forte crescita e che ci vedrà protagonisti come per la Ciclovia dei Parchi, unica nel suo genere, e della quale siamo stati capofila, che si è aggiudicata l’Italian Green Road Award nel 2021, rafforzando ancor di più la convinzione che siamo sulla strada giusta per promuovere le nostre bellezze nella forma più green possibile. Questo ulteriore finanziamento ci proietta nella dimensione di poter aumentare i percorsi ciclabili da mettere a disposizione dei turisti che le sceglieranno per godere da vicino di panorami e contesti naturali unici».
La forza evocativa della montagna del Sud, il Pollino, con le sue palestre a cielo aperto per acquatrekking, canyoning, kayak tandem, packraft, rafting, river tubing, stand up paddle, ma anche la varietà dei suoi prodotti identitari che disegnano un paniere di eccellenze unico al mondo. Ma anche i geositi e le faggete Unesco e le montagne, la struggente bellezza dei borghi, i sentieri per il trekking, le tradizioni religiose dell’area protetta a cavallo tra Calabria e Basilicata.
Il Pollino si presenta con la sua ricchezza naturalistica, materiale e immateriale ai viaggiatori e gli appassionati di turismo esperienziale attraverso il portale www.visitpollino.it che domani debutta sulla rete come piattaforma vacanze legata agli incentivi che l’Ente, presieduto da Domenico Pappaterra, ha scelto di investire per la ripartenza del turismo dopo il periodo di pandemia riferita al Covid 19. Uno strumento per sostenere la filiera turistica, della ricettività in generale, e rafforzare il brand del Pollino nel ventaglio di offerte attrattive che parlano dell’area wilderness più grande d’Italia come tra le mete più visitate per il turismo outdoor.
«Come Parco – dichiara il presidente Domenico Pappaterra – abbiamo investito 300mila euro di risorse derivanti dal bilancio dell’Ente per sostenere il mondo imprenditoriale legato al turismo sostenibile e di qualità perché crediamo che la forza attrattiva dei nostri borghi, la straordinaria accoglienza che la gente del Pollino sa regalare ai turisti, la variegata offerta di prodotti di qualità che ci appartiene e che sosteniamo con forti politiche di sviluppo, possa giocare un ruolo di primo piano nella stagione di rilancio che si è già aperta e che ci conferma di essere diventati una delle mete più gettonate e desiderate anche dal turismo straniero».
Visitpollino.it offrirà al pubblico una ricchezza di proposte di “Vacanze nel Parco Nazionale del Pollino” dove, attraverso una semplice registrazione, gli utenti potranno scegliere la vacanza disegnata secondo i propri desideri e ricevere gli incentivi messi a disposizione dall’Ente Parco Nazionale del Pollino per favorire la destagionalizzazione turistica. Un’iniziativa legata all’acquisto di pacchetti turistici integrati di soggiorno nei territori del Parco, proposti dal T.O. I Viaggi dell’Arca, soggetto incaricato dall’Ente a questa stagione di marketing territoriale e promozionale.
«Il periodo della pandemia ha amplificato la voglia di viaggiare e scegliere contesti fortemente legati all’ambiente per la meta delle vacanze. Un desiderio – ha aggiunto Pappaterra – che il Pollino potrà soddisfare appieno offrendo una realtà incontaminata, ricca di paesaggi selvaggi, regalando un viaggio a ritmo lento in una destinazione che promuove la sostenibilità del turismo con un mix di natura, cultura e tradizioni».
Si è conclusa ieri sera intorno alle 23,10 la ricerca di 2 trentacinquenni, escursionisti cosentini, che in mattinata si erano incamminati per raggiungere Serra di Crispo, partendo da Colle Impiso. I due poi, in fase di discesa, hanno però smarrito il sentiero e solo intorno alle 21,00 hanno lanciato l’allarme al 112. Prontamente sono state allertate le squadre lucane e calabresi del Soccorso Alpino. I due sono stati rintracciati nei pressi dei Piani di Vacquarro e soccorsi. Recuperati a bordo di un fuoristrada, in buone condizioni di salute, sono stati poi accompagnati alla loro macchina. Hanno partecipato alle ricerche anche i Carabinieri Forestale del Parco del Pollino.
Un giovane di 28 anni, di origini nigeriane, è stato trovato ferito, nel tardo pomeriggio di ieri, sul viale parco di Cosenza. A dare l’allarme e a chiamare i soccorsi sono stati alcuni passanti, che lo hanno trovato sanguinante. Il giovane è stato poi portato in ospedale dai sanitari del 118. Sarebbe stato colpito da una coltellata all’addome, ma non è in pericolo di vita. Su quanto accaduto indaga la squadra mobile.
I Carabinieri delle stazioni Parco operanti in Sila hanno intensificato il controllo della corretta gestione delle transumanze delle mandrie bovine e le relative concessioni dei pascoli montani. Accertamenti che hanno consentito la verifica della corrispondenza tra le particelle catastali assegnate al pascolo e quelle dove effettivamente è stata riscontrata la presenza degli animali. Controlli a tappeto sono stati effettuati sui marchi auricolari identificativi degli animali, sulla presenza del custode della mandria e sul riscontro delle differenze tra le quantità di capi immessi al pascolo e quelli effettivamente esistenti. Il confronto tra i dati rilevati nei controlli del territorio e quelli derivanti dalle consultazioni delle banche disponibili hanno fatto emergere decine di violazioni, accertate nei territori dei comuni di San Giovanni in Fiore, Taverna e Casali del Manco e contestate ai trasgressori con sanzioni per un importo complessivo superiore ai 7.000 euro. Questo per evitare il degrado dei pascoli montani, dovuto all’eccessivo carico di bestiame, all’interno del delicato ecosistema esistente nel Parco Nazionale della Sila e poter consentire, quindi, la perpetuazione dell’antica attività della transumanza.
I militari delle Stazioni Carabinieri Parco hanno avviato un’azione di controllo e di monitoraggio dell’area protetta silana, per evitare la circolazione e il parcheggio sui prati, al di fuori della carreggiata stradale, di automezzi a motore come auto, quad e moto. In particolare, sono stati intensificati i controlli nei comuni di Taverna, Spezzano della Sila e San Giovanni in Fiore e scoperti molti casi di parcheggio selvaggio su prati e sentieri. Ad oggi sono già 48 le sanzioni elevate e notificate, mentre altre notifiche di infrazione sono in fase di elaborazione.
Un esemplare di avvoltoio grifone (Gyps fulvus) è stato recuperato dalla Polizia provinciale di Cosenza all’interno del giardino di una zona residenziale di Cirella di Diamante. Gli agenti, con l’ausilio di un esperto del Centro recupero animnali selvatici (Cras) di Rende sono intervenuti a seguito di una segnalazione pervenuta dai carabinieri della Compagnia di Scalea. Dalle foto scattate da alcuni residenti si è potuto capire che si trattava di un avvoltoio grifone dotato di anello plastico alfanumerico perché facente parte del progetto di reintroduzione della specie nella zona del Pollino. Le operazioni di recupero si sono rivelate piuttosto complesse anche perché l’animale si era posizionato in una zona poco accessibile. L’esemplare è stato comunque immobilizzato e successivamente trasferito al Cras di Rende in attesa di valutarne le condizioni generali e di restituirlo al Parco Nazionale del Pollino. Il grifone si era allontanato da Civita compiendo circa 45 chilometri di volo.