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“Siamo in una bella realtà, una bella struttura che crea opportunità per i giovani ragazzi del territorio. Dobbiamo ovviamente sostenerla e dobbiamo creare le condizioni affinché i ragazzi una volta completato gli studi possano avere quelle opportunità di lavoro all’interno della sanità”. Così il Sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, che oggi ha visitato l’Università della Calabria, dove da quest’anno c’è anche un corso di Medicina e tecnologie digitali. “Mi auguro che con la prossima legge di bilancio si metta mano al limite dei tetti di spesa per le assunzioni, perché questo in realtà è uno scoglio che dura da troppo tempo, così facendo creiamo le condizioni affinché le aziende sanitarie possano tornare a pianificare anche un piano di assunzioni. Non possiamo più permetterci di avere ospedali sotto organico, – ha aggiunto Costa – dobbiamo fare un passo avanti, dobbiamo porci il tema anche della giusta retribuzione del nostro personale sanitario. Proprio tre giorni fa abbiamo firmato il contratto per oltre 600.000 addetti alla sanità, infermieri che finalmente avranno un aumento in busta paga. Non è ovviamente la risposta definitiva, ma è un primo passo, un segno tangibile che c’è oggi una disponibilità diversa, una sensibilità diversa”.
“C’è bisogno di dimostrare vicinanza al territorio, in questo caso alla Calabria, dove certamente per quanto riguarda la sanità dobbiamo ripartire”. Lo ha detto il Sottosegretario alla Salute Andrea Costa. “Dobbiamo riavviare un percorso e lo abbiamo iniziato attraverso il presidente della Regione, ridando al territorio la possibilità di pianificare e tornare a fare investimenti. I fondi del PNRR sono certamente un’occasione, dobbiamo assumerci la responsabilità di garantire il diritto alla salute anche ai calabresi”. “Il tema del personale è il tema dei temi – ha aggiunto Costa – arriviamo da una pianificazione non fatta, da tagli che per anni hanno colpito il comparto ma oggi siamo ad un’inversione di tendenza: per la prima volta abbiamo aumentato il fondo del servizio sanitario nazionale, 2 miliardi all’anno per i prossimi tre anni, abbiamo raddoppiato le borse di specializzazione e le borse per i medici di medicina generale e oggi c’è la consapevolezza che la salute non è una spesa ma un investimento e quindi anche la Calabria certamente potrà avere i benefici di questa visione diversa, dobbiamo insieme costruire una sanità che non si prenda solo cura della malattia ma che si prenda cura della persona”.
“Il PNRR è una grande opportunità dal punto di vista del rinnovo della strumentazione e non solo. Dobbiamo insieme condividere un percorso con la Regione ma oggi c’è la consapevolezza che questo è un bisogno e questa è una priorità”, ha detto ancora Costa, in visita all’Unical. “Io credo che sia iniziato un percorso positivo, un’inversione rispetto al passato. Siamo all’inizio di un percorso e mi pare che si sia partito col piede giusto, quindi ridare struttura, ridare operatività. C’è il tema del personale – ha aggiunto Costa – e io condivido l’idea lanciata dal presidente che in alcune realtà, in alcune parti del nostro territorio, in alcune zone dell’entroterra, dobbiamo forse introdurre anche il concetto di premialità per chi decide di lavorare in certe aree del Paese e appunto nell’entroterra. Con le Regione, da parte nostra, c’è sempre stata la volontà di condividere le scelte anche per quanto riguarda l’investimento del PNRR, scelte che il governo fa in piena condivisione con le Regioni”.
“Credo che il Covid ci abbia insegnato come ci sia bisogno di incrementare la medicina del territorio, c’è bisogno di avvicinare i servizi e cittadini e non il contrario. In quest’ottica ovviamente telemedicina, digitalizzazione e anche nuove strutture, ospedali di comunità e casa della salute sono tutti i tasselli di un mosaico. Dobbiamo fare squadra e la pandemia ci ha insegnato che le grandi sfide e le grandi opportunità si sanno cogliere se si fa squadra, dove ognuno può dare un prezioso contributo e dopo ognuno si deve sentire protagonista di questo cambiamento”. Così Andrea Costa, Sottosegretario alla Salute. “Quindi anche in Calabria verranno aumentate le strutture, verranno aumentati i presidi nella consapevolezza che non ci sono solamente i grandi centri urbani in un territorio: c’è un entroterra che dobbiamo tutelare dobbiamo riservare. Un entroterra – ha aggiunto – a cui dobbiamo garantire i servizi, perché garantire il servizio significa garantire il presidio, garantire che quel territorio continui ad essere mantenuto. C’è anche un valore sociale oltre che sanitario”.
Costa ha parlato anche del nuovo ospedale di Cosenza, che il Comune vorrebbe a Vaglio Lise e invece il Comune di Rende vorrebbe vicino all’Unical. “Dobbiamo assolutamente trovare una soluzione, non possiamo permetterci di fare pagare le conseguenze del non decidere ai cittadini, in questo caso ai cittadini calabresi. Io credo che dalla parte della politica ci debba essere un’assunzione di responsabilità. Per troppe volte i temi della sanità sono stati temi di scontro e di contrapposizione politica, – ha detto Costa – io credo che sulla sanità la politica si dovrebbe unire, io credo che i cittadini oggi dalla politica vogliono una grande unità istituzionale, una grande unità politica, soprattutto dopo due anni e mezzo di Covid, di pandemia, oggi c’è bisogno di forte coesione di forte condivisione. Quindi certamente da parte del governo massimo sforzo per creare le condizioni affinché i territori arrivino ad una scelta e mi auguro che le ubicazioni dove fare una struttura, dove non farla, non diventi un tema di scontro e di confronto, dobbiamo garantire i servizi ai cittadini e possibilmente che siano servizi di qualità”.
Università: intesa Unical-Bicocca, ministro Messa: “Giorno importante”
“E’ un giorno molto importante e ci tenevo veramente tanto a essere qui per dimostrare innanzitutto che c’è il Ministero, che vuole essere di supporto a iniziative che hanno un aspetto molto forte dal punto vista dell’innovazione della scienza, delle infrastrutture, come quella che stiamo vedendo oggi”. Lo ha detto la ministra dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Sessa, che ha partecipato al momento della firma del protocollo di collaborazione tra le università della Calabria e di Milano Bicocca.
L’accordo verte sullo studio e utilizzo della struttura ospitata nel laboratorio STAR dell’Unical, dove esiste un’avveniristica sorgente a raggi X, che sarà applicata allo studio e alla tecnologia dei materiali, all’indagine biomedica e dei beni culturali. L’accordo è stato salutato molto positivamente dal ministro. “Questa collaborazione fra Cosenza Arcavacata e Milano, secondo me, è il modo migliore per mettere attorno alla tecnologia e alla innovazione le menti migliori, – ha detto il ministro – queste sono tecnologie che richiedono molto, non solo dal punto di vista del finanziamento, ma anche dal punto di vista regolatorio, della costruzione di tutto quello che ci sta intorno e sono tecnologie che non possono restare isolate, ma devono essere un punto d’incontro dei ricercatori che hanno bisogno di questa tecnologia per fare i propri esperimenti”.
“Questa università non è Cenerentola, perché riesce a vincere molti progetti, è molto forte e ha una base scientifica molto solida, e non solo scientifica”. Lo ha detto oggi, all’Unical, la ministra per l’Università e la Ricerca, Maria Cristina Messa. “E’ già cambiato qualcosa – ha detto ancora il ministro, parlando del finanziamento agli atenei del Sud – perché abbiamo appena distribuito dei fondi aggiuntivi e li abbiamo distribuiti in base alla produzione scientifica dei vari atenei, e quindi anche in questa regione dove c’è una bella distribuzione, che raddoppia quasi il turn-over, c’è molta attenzione”. “E poi con il PNRR – ha aggiunto – la Regione Calabria ha vinto uno dei progetti degli ecosistemi territoriali, quindi complimenti”.
“Diciamo che da quando io e il rettore Nicola Leone ci siamo incontrati, abbiamo pensato proprio di collaborare insieme con lo spirito veramente costruttivo di infrastrutture e di rete, e quindi Milano e Cosenza oggi sono insieme per costruire un’infrastruttura unica nel suo genere, con applicazioni dal campo medico a quello culturale e le applicazioni sono tutte da scoprire, quindi davvero l’infrastruttura del futuro unica in Europa, quindi un’eccellenza di cui tutto il nostro Paese deve essere orgoglioso”. Lo ha detto oggi, a Rende, Giovanna Iannantuoni, Rettore dell’Università Bicocca di Milano, che ha firmato un protocollo di collaborazione con l’omologo dell’Unical, Nicola Leone.
“Non è il primo e non è assolutamente l’ultimo protocollo – ha detto a sua volta Leone – cioè ce ne saranno tanti altri e abbiamo stabilito questa collaborazione privilegiata con Milano Bicocca con la quale collaboriamo già in tante occasioni e su vari fronti”. “Peraltro i nostri due “ecosistemi”, quello guidato dall’Università della Calabria e quello guidato dall’Università Bicocca, sono stati tra i migliori d’Italia – ha aggiunto Leone – e anche su quel fronte, sul trasferimento tecnologico, contiamo di sviluppare sinergie tra i due atenei”.
Unical: “Per un lessico dell’Antimafia”, ciclo seminariale di Pedagogia della R-Esistenza
Ritornano in presenza, dopo 3 anni di attività online, i seminari di Pedagogia della R-Esistenza, progetto scientifico-didattico di promozione di una cultura dell’antimafia e della cittadinanza nato nella vecchia Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università della Calabria il 23 maggio 2011 e proseguito nel Dipartimento di Lingue e Scienze dell’Educazione oggi Culture, Educazione e Società diretto da Roberto Guarasci.
Mercoledì 4 maggio alle 9.30 nell’Aula Magna Beniamino Andreatta dell’Unical inizierà un ciclo seminariale dedicato alla costruzione di un lessico dell’antimafia, trent’anni dopo le stragi di Capaci e via d’Amelio. Il percorso di studio e riflessione sarà animato dalle conferenze magistrali di Luigi de Magistris, già pubblico ministero presso la Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro nei primi anni del Duemila e autore di importanti inchieste giudiziarie tese a scardinare il sistema di potere masso-mafioso calabrese (e non solo).
L’ex procuratore, già ospite di Pedagogia della R-Esistenza nel novembre 2016 da sindaco di Napoli, aprirà il ciclo seminariale discutendo di legalità costituzionale, tema chiave della pedagogia di don Milani, per proseguire con beni comuni e sovranità popolare (giovedì 5 maggio ore 9.30 nell’aula Caldora del Centro Residenziale), i principi fondamentali della Costituzione (mercoledì 11 maggio ore 9.30 nuovamente in Caldora), capitalismo predatorio e economia criminale (giovedì 12 maggio ore 9.30 presso la sala conferenze dell’University Club), magistratura e potere (mercoledì 18 maggio ore 9.30 nell’aula Nettuno cubo 17/B piano zero).
Simulare la fattibilità chirurgica dei casi clinici più complessi, prima di portare i pazienti in sala operatoria, è una realtà possibile all’Università della Calabria, grazie al tavolo anatomico tridimensionale, sistema tecnologicamente avanzato in touchscreen. E’ il messaggio che è stato dato ai partecipanti al corso di simulazione preoperatoria, di pazienti con tumori dell’apparato digerente, mediante ricostruzione tridimensionale al tavolo anatomico. Si è trattato del primo corso, rivolto ai 50 studenti della nuova facoltà di Medicina-Chirurgia e Tecnologie Digitali dell’Università della Calabria, diretto dal Prof. Sebastiano Andò, professore emerito dell’Unical e, dal Professore Bruno Nardo, docente all’Unical e direttore della UOC di Chirurgia Generale “Falcone” dell’Annunziata di Cosenza.
A fare da tutors i giovani ricercatori Rocco Malivindi e Francesca Giordano del Dipartimento di Farmacia e Scienze della Salute e della Nutrizione, diretto dalla Professoressa Maria Luisa Panno, e lo specializzando Daniele Paglione in forza alla equipe chirurgica dell’Ospedale Annunziata.
Il corso di laurea magistrale in Medicina-Chirurgia e Tecnologie Digitali dell’Università della Calabria, coordinato dal Prof. Marcello Maggiolini, è ormai una bellissima realtà – spiega una nota dell’ateneo – ed ha visto la partecipazione entusiastica degli studenti iscritti al corso di laurea, oltre che di specializzandi e dottorandi di ricerca, che si sono cimentati, per una intera mattinata, al tavolo anatomico 3D, nella simulazione di interventi chirurgici effettuati dalla equipe del Prof. Nardo. E’ stata una esperienza nuova ed estremamente formativa, dice la studentessa Giulia, che ha partecipato insieme con gli altri studenti della facoltà di Medicina-Chirurgia e Tecnologie Digitali al primo dei 4 gruppi di lavoro che si sono alternati nel laboratorio di Medicina Traslazionale del Dipartimento di Farmacia e Scienze della Salute e della Nutrizione, dove è collocato il tavolo anatomico.
Tra gli studenti di nazionalità straniera anche l’iraniano Pirooz, che ha apprezzato le potenzialità della nuova tecnologia digitale. Si tratta di un vero e proprio tavolo anatomico a grandezza naturale, che consente di inserire le immagini della TC e della RMN dei pazienti con tumore e di studiare, nei minimi particolari ed in tre dimensioni, il corpo del paziente che non ha più segreti. In fase preoperatoria si possono acquisire informazioni importantissime per un chirurgo quali la sede, le dimensioni, le caratteristiche, i rapporti vascolari che contrae il tumore con gli organi vicini e, tutto nel contesto di un tavolo anatomico virtuale, che consente di vedere, con dovizia di particolari, ciò che si troverà nell’addome del paziente durante l’operazione.
Particolare interesse hanno suscitato i casi clinici di due pazienti operati per tumori del fegato, uno con tecnica mininvasiva, in una ragazza di 18 anni della provincia di Vibo Valentia, affetta da un tumore benigno ma sintomatico, localizzato in una posizione posteriore e pertanto impossibile da raggiungere se non affrontato con le braccia robotiche, e l’altro di un paziente di 75 anni di Reggio Calabria, con un voluminoso tumore maligno del fegato, operato dopo simulazione al tavolo anatomico tridimensionale, e che di recente ha manifestato la sua gratitudine con una bellissima lettera pubblicata nelle principali testate giornaliste online, in cui ha voluto testimoniare il suo caso di buona sanità, scegliendo di farsi operare nel reparto di Chirurgia Generale dal Prof. Nardo, annullando il viaggio per raggiungere l’Ospedale Mauriziano di Torino dove era stato indirizzato.
Il tavolo anatomico 3D è stato acquistato dal rettore dell’Università della Calabria Prof. Nicola Leone a cui si deve, in sinergia con il Rettore Giovanbattista De Sarro dell’ateneo di Catanzaro, la nascita della Facoltà di Medicina-Chirurgia e Tecnologie Digitali. Proprio di Intelligenza artificiale, Telemedicina e Tecnologie Digitali per la cura dei pazienti con tumori dell’apparto digerente si parlerà Venerdì pomeriggio 8 aprile, al Palazzo della Provincia, nella bellissima cornice del centro storico di Cosenza. I lavori scientifici proseguiranno sabato 9 nell’Aula Magna dell’Università della Calabria. Molti i relatori invitati, e tutti di altissimo profilo, sia della Regione Calabria sia provenienti da prestigiose sedi universitarie italiane che daranno una valenza nazionale al congresso. A darne notizia i due presidenti ed organizzatori del congresso, i Prof. Gianluigi Greco, Direttore del Dipartimento di Matematica ed Informatica dell’Unical ed il Prof. Nardo docente dell’Unical e Direttore della UOC di Chirurgia Generale dell’Ospedale Annunziata di Cosenza. Nel settore della sanità stanno avendo sempre maggiori applicazioni tutti quei sistemi, della cosiddetta intelligenza artificiale, che simulano il funzionamento del cervello umano e che sono ormai considerati, tra le tecnologie emergenti, i più avanzati per fare fronte anche alla cura dei tumori.
L’intelligenza artificiale e le tecnologie digitali in Medicina e Chirurgia vengono ritenute da molti anni una possibile minaccia per la paura che possano sostituire il medico nel suo ruolo e minare il rapporto medico-paziente. Al contrario l’opinione prevalente è che esse rappresentino una insostituibile risorsa, di supporto alla attività dei medici del futuro, i cosiddetti “medici nuovi” che devono avere competenze specifiche nel settore della biomedicina e bioingegneria. Nel congresso medici, ingegneri, ed altri esperti si confronteranno per dare risposte alle molteplici domande che verranno sollevate in questo nuovo scenario.
In Piazza Carratelli a Cosenza una manifestazione organizzata dalla British School e dall’Unical per concludere una raccolta di beni e generi di prima necessità destinati ai bambini ucraini. Durante l’evento la testimonianza di Dana una donna tenace che sta supportando i propri connazionali in arrivo in Calabria e quelli ancora bloccati nel Paese aggredito dalla Russia.
Ha catturato l’attenzione di tutti i presenti il piccolo Denis, un dolcissimo bimbo di due anni che, come tanti, è arrivato in questi giorni dall’Ucraina. Denis, giunto a Cosenza con sua madre grazie all’aiuto di una connazionale, è il simbolo di un’infanzia che sta vivendo l’incubo peggiore fatto di guerra, paura e morte. Il suo sorriso quando gli è stato donato un pallone ha commosso ed emozionato.
In piazza anche Dana una donna tenace che è riuscita a mettere al sicuro altri suoi connazionali e da qui ha organizzato 10 tir di aiuti per la sua gente. Ha descritto la situazione che si vive in Ucraina, la voglia di normalità, il terrore degli attacchi russi e non è riuscita a trattenere le lacrime parlando del dramma che stanno vivendo i bambini…
La British School Group di Cosenza, insieme agli studenti Unical del “Laboratorio di pedagogia dell’antimafia”, ha organizzato un momento di riflessione sulla pace.
Martedi’ 22 marzo dalle 16,30 alle 17,30 in piazza Carratelli (Corso Mazzini 1), sarà srotolato un drappo di tessuto lungo 15 metri, rappresentante la bandiera della pace. I bambini, gli studenti e tutti i presenti si disporranno intorno alla bandiera, presente anche Bogdana, giovane donna ucraina, alla quale saranno consegnati scatoloni contenenti lettere, colori e beni di prima necessità per i piccoli ucraini. Chiunque potrà donare qualcosa.
“Ripensare l’Antimafia” nel trentennale della scomparsa di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino: è il nuovo progetto didattico del percorso di Pedagogia dell’Antimafia, attivo presso il Dipartimento di Culture, Educazione e Società dell’Università della Calabria, e l’Istituto Ciliberto di Crotone, che avrà inizio lunedì 21 marzo, nella Giornata della Memoria dedicata alle vittime di mafia e ai loro familiari, per concludersi il 19 luglio, nel giorno della strage di via d’Amelio. L’obiettivo è rivisitare profondamente la parola Antimafia, investigando nuovi paradigmi pedagogici per costruire, al di là di ogni sterile retorica, efficaci linguaggi di didattica del cambiamento sociale.
Il primo appuntamento del ciclo seminariale, erogato in modalità mista (online e in presenza), sarà introdotto da Giancarlo Costabile dell’Università della Calabria e Rossella Frandina dell’Istituto Ciliberto di Crotone, e prevede le relazioni di don Pasquale Aceto, Direttore Pastorale Sociale e del Lavoro Diocesi di Crotone-Santa Severina, Umberto Ferrari, Coordinatore della Segreteria Regionale di Libera Calabria e la partecipazione attiva degli studenti del Ciliberto che nell’anno scolastico in corso hanno costituito il team de I Disobb3dienti.
L’orario di inizio è fissato alle 20:00 e la manifestazione può essere seguita sul canale youtube di Scuola di Barbiana al seguente indirizzo: https://youtu.be/BFamrpoK1I4
L’Università della Calabria è vicina, in questi drammatici giorni, alla comunità Ucraina e ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.
L’Unical, in pieno accordo con la posizione espressa della Conferenza dei Rettori delle Università italiane, al cui interno è attiva la Rete delle Università per la Pace, è convinta che la costruzione della pace sia urgente e indispensabile, che si debba fare ricorso a tutte le azioni diplomatiche necessarie affinché si arrivi al più presto alla sospensione del conflitto armato.
L’Unical condanna con fermezza ogni atto di violenza e di prevaricazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali e richiama ai valori della fratellanza tra i popoli, che costituiscono l’unica solida barriera contro l’odio e la violenza.
L’Università della Calabria vuole mostrare la sua solidarietà con fatti concreti, a beneficio e sostegno delle vittime della guerra, rivolgendosi in particolare al mondo della cultura e dell’accademia, anch’esso duramente colpito, come raccontano le cronache recenti, con i bombardamenti sull’università di Kharkiv.
Pertanto, accogliendo da subito l’invito del ministro dell’Università, Maria Cristina Messa, l’Unical ha deciso di promuovere immediate azioni che possano portare all’accoglienza di studentesse e studenti ucraini, offrendo loro 15 borse di studio in vitto e alloggio per tutto l’anno accademico in corso.
“Pensa Tu” è il primo Festival della Scienza e della Curiosità della città di Cosenza. La manifestazione, prevista per il weekend del 26 e 27 marzo 2022, si terrà presso il Castello Normanno Svevo, nel centro storico della Città. Organizzata dall’Associazione Orizzonte degli Eventi e dalla Svevo srl, vanta il patrocinio dell’Università della Calabria, coinvolta attivamente nelle attività in programma e nell’organizzazione delle esposizioni.
L’evento rientra fra le attività del Festival Castello Svevo Cultural Crossing. Incroci d’Arte, Identità e Patrimonio finanziato dalla Regione Calabria per le attività di animazione dei beni culturali (PAC CALABRIA 2007/2013). Lo scopo è di offrire ai visitatori la possibilità unica di incontrare divulgatori, scienziati, youtubers e docenti universitari dediti alle scienze e alle tematiche collaterali. Oltre alle conferenze, nelle sale espositive del Castello verranno allestite mostre legate al tema della scienza. Artisti locali arricchiranno il programma con performance, opere d’arte e spettacoli musicali; i terrazzi del Castello ospiteranno l’osservazione degli astri.
Il tema dell’edizione 2022 di “Pensa Tu”, che influenzerà trasversalmente contenuti ed interventi degli ospiti, è il cambiamento climatico. L’idea è quella di proporre tematiche diverse per ogni edizione in base agli argomenti di maggiore tendenza e ad anniversari speciali, così da conferire al Festival una identità forte in termini di riconoscibilità e diffusione sul territorio. Fondamentale sarà la partecipazione delle scuole alle quali sarà dedicata la mattina del 26 marzo, con percorsi organizzati secondo il grado scolastico dei partecipanti. L’inaugurazione è prevista sabato 26 marzo alle ore 10:00; la partecipazione alle attività e la visita delle esposizioni saranno possibili in entrambi i giorni fino a sera. Il programma ufficiale completo degli appuntamenti con gli ospiti verrà rilasciato nelle prossime settimane sui canali ufficiali dell’evento.
“Abbiamo sviluppato una nostra app, “Smart Campus”, che consente di effettuare in automatico il controllo del green pass”. Lo dice il rettore dell’Università della Calabria, Nicola Leone, che dice anche che non ci sono stati problemi per accogliere, nella giornata di ieri, quando è scattato l’obbligo del green pass sui posti di lavoro, i circa duemila tra dipendenti, docenti e ricercatori. Con i suoi più di 24.000 iscritti, l’Unical è uno dei luoghi più frequentati della Calabria. “Già prima gli studenti e i docenti usavano l’app all’ingresso nelle aule, – dice ancora il rettore – con semplicità: prima di venire in ateneo si verifica la validità del green pass attraverso l’app e solo a quel punto si è poi abilitati ad entrare”.
All’esterno dell’aula magna dell’Università della Calabria, mentre si inaugurava all’interno il primo anno accademico della facoltà di Medicina e tecnologie digitali, una rappresentanza di studenti si è radunata per manifestare. Gli studenti hanno chiesto che sia garantito il diritto allo studio e ci sia anche sicurezza per la concessione delle borse di studio. “Il nostro impegno più importante è garantire che ‘i capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, abbiano diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi’ – hanno scritto in un documento – un diritto costituzionalmente garantito che, quotidianamente, viene minato dalla Governance del nostro Ateneo che, ergendosi al di sopra della Legge, limita e circuisce le prestazioni per il Diritto allo Studio e lo mortifica in una terra in cui dovrebbe essere un impegno assolutamente prioritario”. Il rettore dell’Università della Calabria, Nicola Leone, ha detto che si tratta di “proteste strumentali, prive di alcun fondamento di legalità, perché l’università opera nella piena tutela degli studenti, impiegando fondi propri per garantire il diritto allo studio ed è molto attenta a garantire il miglior servizio possibile, francamente resto sorpreso per queste proteste”.
E’ rimasta bloccata a Roma, per il volo di linea cancellato, la ministra dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa, che era attesa a Rende per l’inaugurazione del primo anno accademico del corso di laurea in Medicina e tecnologie digitali dell’Università della Calabria, realizzato in sinergia con l’ateneo Magna Graecia di Catanzaro. Un nuovo percorso di studi articolato in sei anni e orientato a formare la generazione dei futuri medici che saranno a metà anche ingegneri. In Italia si contano soltanto due esperienze analoghe, quella della Medtec School dell’Humanitas e del Politecnico di Milano e la Medicina HT dell’Università Sapienza di Roma. Al compimento degli studi si ottiene un duplice titolo: la laurea magistrale in Medicina e Chirurgia e la laurea triennale in Ingegneria Informatica, curriculum bioinformatico. Alla cerimonia hanno partecipato il rettore dell’Unical, Nicola Leone, e anche il rettore della Magna Graecia, Giovambattista De Sarro. Una lectio magistralis sull’intelligenza artificiale è stata tenuta dal rettore Leone, in attesa dell’intervento via streaming della ministra. “E’ un esempio di sinergia virtuosa che credo dovrebbe essere assunto a livello regionale e in altri contesti”, ha detto Nicola Leone. “Due atenei importanti della nostra regione – ha aggiunto – coniugano le loro migliori competenze per realizzare un corso altamente innovativo e unico nel panorama nazionale, mettendo il tutto al servizio del territorio e auspichiamo che questa iniziativa possa contribuire al miglioramento della sanità calabrese”. Il prof. Marcello Maggiolini, coordinatore del corso di laurea, ha precisato: “Abbiamo 50 immatricolati, e potremo arrivare ad un massimo di 66, 60 italiani e 6 stranieri”. Le attività didattiche iniziano già oggi pomeriggio. Secondo la ministra Messa, intervenuta via web, “L’abilità e l’arte medica non verranno mai a mancare”. “Il corso si presenta come estremamente innovativo e di innovazione abbiamo bisogno – ha detto ancora – e credo che dobbiamo recuperare tutto quello che non è stato fatto negli anni scorsi”. Il ministro ha sottolineato come nel PNRR ci sia grande spazio per digital e green, e molti investimenti sono proprio dedicati alla formazione degli insegnanti, a cominciare dalle competenze digitali. “Mi auguro che questo corso, una bellissima idea, – ha detto infine il ministro – sia uno stimolo per gli studenti non solo per l’ammontare dei crediti che devono conseguire, ma anche per capire come queste competenze siano necessarie e richieste in tutto il mondo, per aumentare e sviluppare sempre di più la ricerca”.
Unical, Don Ennio Stamile di Libera incontra gli studenti del Ciliberto di Crotone e gli attivisti di Barbiana 2040 nel giorno di Paolo Borsellino
Si conclude il percorso digitale di studio sulle pratiche di resistenza antimafia in Calabria promosso dal progetto Pedagogia dell’Antimafia del Dipartimento Culture, Educazione e Società dell’Università della Calabria, dall’Istituto Ciliberto di Crotone e dalla rete nazionale delle scuole di Barbiana 2040, che si è aperto lo scorso 23 maggio, giorno della strage di Capaci. Lunedì 19 luglio alle 19 si terrà il seminario online conclusivo con Don Ennio Stamile, Referente regionale di Libera, per ricordare la figura di Paolo Borsellino nel giorno della strage di via d’Amelio e per discutere di antimafia sociale in Calabria attraverso l’esperienza dell’associazione fondata da Don Luigi Ciotti. Il webinar, moderato dal giornalista Gianfranco Bonofiglio, sarà introdotto da Giancarlo Costabile, ricercatore di Storia dell’Educazione all’Università della Calabria, Rossella Frandina, docente di Lettere presso l’Istituto Ciliberto-Lucifero di Crotone, e Girolamo Arcuri, Dirigente Scolastico dell’IIS Ciliberto-Lucifero di Crotone. Con Don Ennio Stamile dialogheranno gli studenti del Ciliberto-Lucifero, team de Gli Scaricati. La manifestazione si potrà seguire in diretta ai seguenti link: facebook.com/calabrianews24tv e youtube.com/c/calabrianews24.
«Don Ennio Stamile – scrive Giancarlo Costabile – è tra le figure più impegnate da anni nella costruzione di una cultura della cittadinanza attiva orientata alla piena inclusione sociale e alla solidarietà. L’associazione di Don Ciotti in Calabria, grazie al lavoro quotidiano di Don Ennio Stamile, sta conoscendo un importante momento di radicamento territoriale e di sviluppo pedagogico. L’ultima fatica in ordine temporale di Don Stamile, l’Università della Memoria e della Ricerca a Limbadi nelle ville confiscate al potente clan vibonese dei Mancuso, testimonia la concretezza educativa del progetto di riterritorializzazione pedagogica portato avanti da Libera Calabria sotto la sua guida spirituale e politica. Con la presenza di Don Ennio – conclude Costabile – il ricordo di Borsellino e dei caduti di via d’Amelio assume il valore di una testimonianza capace di cucire in modo organico e credibile l’esercizio della memoria e quello della speranza che si fa cambiamento sociale, anche in Calabria».