ASP di Reggio Calabria, la UIL FPL chiede la revoca del Commissario

Red

“Da circa sei mesi si trova sullo scranno più alto della Regione Calabria, quello di Governatore appunto, probabilmente perché ha saputo polarizzare l’attenzione dei calabresi su questioni riguardanti problematiche e temi di interesse collettivo, lasciati insoluti dalla precedente gestione o addirittura in un stato di totale disastro organizzativo e finanziario. Uno tra tutti la sanità e la garanzia delle cure a tutti i calabresi. Ha lanciato slogan elettorali quali, la fine del commissariamento delle ASP e Aziende Ospedaliere, il risanamento dei deficit finanziario della sanità che veniva rilevato dalla Corte dei Conti a oltre 1 miliardo di euro: circa 539 euro per abitante (rilevazione fine anno 2010)”. Esordisce così la lettera aperta che il Segretario Provinciale della UIL FPL di Reggio Calabria, Nicola Simone, ha indirizzato al presidente della Regione, e Commissario alla sanità calabrese, Roberto Occhiuto.

“Al momento però, – dice, tra l’altro, Simone – tranne qualche misero interessamento per qualche ospedale cosentino, “chiuso” dai famigerati tagli degli ospedali calabresi, nulla è stato prodotto in merito e la crisi della sanità si manifesta inesorabilmente e con maggiore intensità sulla fasce dei più deboli, a cui non viene garantito il diritto alla salute. Tutto cambia per non cambiare nulla!”

“Il commissariamento delle ASP ritenuto come la panacea di tutti i mali della sanità calabrese in attesa della nomina definitiva dei direttori generali delle aziende sanitarie e ospedaliere, continua stancamente nell’indifferenza collettiva degli Organi di Controllo oltre che del Commissario al Acta per il Piano di Rientro. Eppure, – si sottolinea dalla UIL – nel caso del Commissario straordinario dell’ASP di Reggio, il Commissario ad Acta pro-tempore, dott. Longo, coadiuvato dal direttore vicario del Dipartimento regionale della salute, tale dott. Brancati, già responsabile della distruzione dell’ASP reggina e condannato dalla Corte dei Conti al risarcimento di € 500.000, oltre che al dirigente affiancante Iracà (oggi promosso Commissario straordinario dell’Ente Calabria lavoro – sic! –), il mandato di nomina al dott. Scaffidi continua tranquillamente, nonostante la confusione organizzativa della sua gestione che continua ad annullare qualsiasi traccia dei servizi sanitari rimasti ancora presenti sul territorio”.

Dopo una lunga dissertazione, Simone conclude facendo notare che “dal momento che alla data odierna il dott. Scaffidi continua ad operare quale Commissario straordinario dell’ASP di Reggio Calabria, si domanda alla S.V., nella qualità di Governatore della Calabria oltre che di Commissario ad Acta per il Piano di Rientro e per quanto in premessa assegnato dalla normativa sopra richiamata, se alla luce della valutazione periodica delle attività svolte, il dott. Scaffidi abbia raggiunto tutti gli obiettivi assegnati o, anche se solo parzialmente, quali tra essi in particolare. Nel caso di valutazione negativa, se intenda la S.V. procedere, e quando, alla revoca automatica dall’incarico dello stesso Commissario straordinario dell’ASP”.

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