Il commissario straordinario dell’Arpa Calabria, Emilio Errigo, analizza lo stato di salute del mare calabrese: “Possiamo affermare liberamente che le acque e i fondali marini della Regione Calabria sono, per oltre il 90% dei suoi circa 800 chilometri di coste bagnate dal mare, fruibili e balneabili, (tranne ed esclusi quei tratti di mare e litorale, vietati alla balneazione per legge e per cause diverse). Il mare della Calabria – ribadisce Errigo – è vivo, balneabile e gode di buona salute. Lo affermo con convinzione, cognizione di causa e determinazione, quale Commissario Straordinario dell’Agenzia della Regione Calabria”.
E continua: “Le risultanze delle analisi biologiche e chimiche, eseguite obbligatoriamente, in attuazione e ottemperanza alle Direttive emanate dall’Unione Europea e recepite con leggi degli Stati membri, sui campioni di acque marine, prelevate ARPACAL Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria nei punti espressamente indicati e rappresentati pubblicamente, fanno emergere una bella e salutare realtà ambientale marittimo – costiera delle spiagge sempre più affascinanti e incontaminate d’Italia”.
Riguardo alle forze messe in campo, Errigo ringrazia tutte le istituzioni impegnate: “Sono felicissimo per la Calabria e soprattutto per il nostro caro Presidente On. Roberto Occhiuto, sempre in prima linea in ogni dove a Mare e sul Territorio insieme a noi di ARPACAL per combattere l’illegalità ambientale. A lui va la mia e la nostra profonda gratitudine e riconoscenza, per aver accolto favorevolmente tutte le richieste pervenute da ARPACAL, consentendoci di acquisire sia nuovi mezzi operativi con tecnologie adeguate sia Risorse Umane ed economiche necessarie per continuare la nostra doverosa opera di servizio verso i Cittadini e l’ambiente della Calabria”.
Gli esiti – precisa – sono pubblicati tempestivamente e consultabili accedendo al portale web del Ministero della Salute www.portaleacque.salute.gov.it, dove, nell’apposita area di navigazione, sarà possibile visionare per ogni Comune gli indicatori di balneazione e le date dei campionamenti effettuati.
Per poi incitare a non mollare la presa: “Sento però il dovere e la necessità di chiedere ancora con maggiore insistenza, un maggiore impegno ambientale da parte dei Cittadini e dei Sindaci di tutti i 404 Comuni della Calabria e della Polizia Locale”.
Non mancano i problemi in alcuni comuni, ma assicuriamo impegno Arpacal
“Ad onore del vero, esistono realtà ambientali in alcuni Comuni costieri e montani, non perfettamente in linea con gli adempimenti di legge. Rimangono in Calabria ambiti territoriali non collettati alla rete comunale di raccolta dei reflui urbani, così come non mancano i Comuni nei quali le vasche di sollevamento risultano essere non perfettamente funzionanti”.
Passaggio importante riserva poi alle segnalazioni che arrivano dalle località marittime su “strisce sgradevoli a vedersi di materiale vario galleggiante, che disturbano effettivamente molto i bagnanti e gli operatori turistici. Devo assicurare quanti chiamano e chiedono l’intervento di ARPACAL che, dai prelievi e dalle analisi puntualmente eseguite, risulta che il più delle volte sono costituite da fogliame, rami e tronchi, arbusti di siepi tagliate, produzione algale, mucillagine e filamenti di posidonia alla deriva; vegetali che, per loro ARPACAL Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria stessa natura, non sono da considerare assolutamente inquinanti per le acque del mare della Calabria e di ogni regione costiera”, rassicura il commissario Errigo.
“Non mancano, con nostra grande amarezza, gli sversamenti abusivi in mare e nei fiumi di acque reflue civili e industriali, non consentiti, né autorizzati e trattati, così come non sono assenti l’accertamento di violazioni amministrative e denunce di rilevanza penale alla competente Autorità Giudiziaria”.