In Calabria non va bene: i contagi riprendono ad aumentare. Lo dice la Fondazione Gimbe, il Gruppo italiano per la medicina basata sull’evidenza, che ha esaminato i dati ufficiali rilasciati tra il 2 e l’8 febbraio, che certificano come si sia registrata una performance in peggioramento per i casi attualmente positivi per 100.000 abitanti (2.328) e si evidenzia un aumento dei nuovi casi, quasi il 20% in più. Sopra la soglia di saturazione risultano i posti letto occupati da pazienti Covid 19 in area medica (al 34,7%) e in terapia intensiva (al 12,9%).
Dall’elaborazione dei dati emerge che la popolazione che ha completato il ciclo vaccinale è pari 77,3% (la media italiana è dell’82%) a cui aggiungere un ulteriore 4,4% solo con prima dose. La media italiana in questo caso è del 3,4%. Il tasso di copertura vaccinale con terza dose è del 82,5%, giusto un punto in meno della media, mentre la popolazione tra i 5 e gli 11 anni che ha completato il ciclo vaccinale è pari al 21,3%, stavolta superiore a quella del resto d’Italia. E aggiungiamo un ulteriore 20,3% solo con prima dose, e qui si supera di più di 6 punti percentuali il risultato medio del resto d’Italia.
Ma dov’è che si registrano i nuovi casi? Soprattutto nel reggino e nel crotonese. Situazione decisamente migliore, invece, in provincia di Cosenza. Ecco i nuovi casi per 100.000 abitanti nell’ultima settimana: Reggio di Calabria 1.190, Crotone 1.027, Vibo Valentia 981, Catanzaro 517, Cosenza 134.
