Covid19, allo studio i casi di reinfezione

Gianluca Pasqua

Il Covid a volte ritorna… può capitare che chi ha già superato il Covid si reinfetti una seconda volta, generalmente con sintomi lievi. In Italia da agosto le reinfezioni sono state 36.000 circa, anche in Calabria si studia il fenomeno.

Il coronavirus sembra accanirsi contro alcuni soggetti, non è impossibile infettarsi per la seconda o terza volta. Si chiamano reinfezioni e sono fenomeni sotto osservazione nel tentativo di saperne di più di questo virus comparso circa due anni fa e per certi versi ancora non del tutto noto… su scala nazionale dal mese di agosto agli inizi di gennaio sono stati 36.000 i casi di reinfezione, in aumento nell’ultimo periodo, probabilmente a causa della variante omicron che sembra contagiare con maggiore facilità chi ha già avuto l’infezione.

Nel 35 per cento dei casi, si tratta di persone  al momento di entrambe le diagnosi, un altro 20 per cento aveva sintomi molto lievi  alla prima infezione e nulli (asintomatico) alla seconda. Risulta una quota minima di reinfezioni in persone con una sintomatologia severa alla prima diagnosi e in generale lo stato clinico al momento delle seconde infezioni non risulta più grave rispetto alle prime. Anche le aziende sanitarie e ospedaliere di Cosenza tengono sotto controllo le reinfezioni: “Sì ci sono diversi casi – dice Amalia De Luca responsabile del servizio di epidemiologia dell’Asp di Cosenza – solo in uno di questi la reinfezione ha portato al decesso del paziente, ma in genere si risolve con la guarigione”.

Potrebbe interessarti anche:

©2023 TEN TV Teleuropa Network – Tutti i diritti riservati. Powered by Rubidia
©2023 TEN TV Teleuropa Network – Tutti i diritti riservati.
Powered by Rubidia