‘Ndrangheta: 10 arresti e sequestri di beni per 2 milioni nel Crotonese

Red

Estorsione, usura, riciclaggio e trasferimento fraudolento di valori aggravati dalle modalità mafiose: queste le accuse a carico di 10 persone, 9 delle quali arrestate dalla Guardia di Finanza e dai Carabinieri. Arresti eseguiti nella frazione San Leonardo di Cutro, a Petilia Policastro e a Botricello, su richiesta della DDA di Catanzaro.

Nell’inchiesta sono confluite due diverse indagini, in cui sono rimasti coinvolti in tutto 13 indagati. Colpita la cosca di ‘ndrangheta Mannolo-Trapasso-Falcone-Zofreo, operante nella zona di Cutro e con diramazioni anche nel nord Italia. Al vertice c’è l’anziano boss Alfonso Mannolo, 83 anni, già in carcere per scontare una condanna a 30 anni di reclusione e che è stato raggiunto da un’altra misura cautelare.

Questa nuova inchiesta è di fatto una continuazione dell’indagine “Malapianta”, effettuata nel maggio del 2019. Documentate dagli inquirenti decine di estorsioni nei confronti dei villaggi turistici a cavallo tra le province di Crotone e Catanzaro. Ad uno veniva imposto di pagare 30.000 euro all’anno. Ma la cosca era arrivata perfino a chiedere il pizzo ai condomini di uno stabile a Cutro, che sarebbero stati costretti a consegnare 300 euro a testa, estorcendo circa 10.000 euro all’anno.

Il boss Alfonso Mannolo avrebbe anche usufruito di un immobile, dove si recava per incontri galanti, senza pagare nessuna utenza o spesa. Per quanto riguarda il reato di usura, sarebbero stati applicati dagli indagati tassi di interesse mensile del 10% e del 120% annuo. Le vittime che non riuscivano a pagare venivano costrette a cedere anche i loro beni immobili. Ma uno degli imprenditori ha denunciato il suo aguzzino e ha fatto venire alla luce quanto stava accadendo.

L’operazione ha portato anche al sequestro di beni per un valore di circa 2 milioni di euro. Sono 4 le ditte colpite. Hanno sede in provincia di Crotone e operano nel settore della vendita del caffè, nella vendita dei prodotti agroalimentari, nell’edilizia e nella distribuzione alimentare. Sequestrati impianti, 19 rapporti bancari, un terreno, 5 appartamenti e 6 auto.

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