‘Ndrangheta: Dia sequestra beni per 2 milioni tra Calabria, Emilia e Liguria  

Red

La Direzione investigativa antimafia, su disposizione del Tribunale di Reggio Calabria, ha sequestrato beni per circa 2 milioni di euro ad un imprenditore originario di Cittanova. L’uomo, nel luglio del 2016, era stato arrestato nell’ambito della operazione antimafia “Alchemia” con l’accusa di associazione di tipo mafioso.

Nonostante il Tribunale di Palmi nel luglio del 2000 abbia poi assolto l’uomo dall’imputazione per non aver commesso il fatto, il Tribunale di Reggio Calabria, su proposta della Procura Reggina, a seguito di indagini patrimoniali della Dia, ha comunque emesso il provvedimento di sequestro, ritenendolo comunque caratterizzato da pericolosità sociale in quanto indiziato di appartenere all’associazione mafiosa Raso-Gullace-Albanese di Cittanova, e in particolare all’articolazione operante nel territorio ligure, dove da tempo la cosca risulta radicata.

Il sequestro ha interessato l’intero capitale sociale e il patrimonio aziendale di 4 società, operanti nel settore edile ed immobiliare, 21 fabbricati e 13 terreni, tra Genova e provincia, Cittanova (Reggio Calabria), Bardi (Parma) e Bardineto (Savona), conti correnti e posizioni finanziarie per un valore stimato di circa 2 milioni di euro.

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