Induzione indebita, reato punibile con una pena fino a 10 anni

Gli arresti domiciliari e la sospensione dal servizio disposta dal Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, i due fatti nuovi nella vicenda che vede coinvolta Paola Galeone. Il Prefetto di Cosenza, accusata di induzione indebita a dare o promettere utilità (reato per cui è prevista una pena da sei anni a dieci e sei mesi), avrebbe abusato della sua qualità e dei suoi poteri per esercitare soggezione nell’imprenditrice che ha ricevuto la proposta convincendola ad emettere una fattura falsa e dividerne l’importo, corrispondente al residuo di un fondo di rappresentanza nella disponibilità della Prefettura. L’elemento di diversità rispetto alle figure della corruzione e della concussione sarebbe proprio la pressione psicologica esercitata su Cinzia Falcone, sprofondata nell’angoscia dopo aver realizzato che l’accordo proposto si sarebbe concretizzato in un atto illecito commesso in concorso con un rappresentante del Governo e a capo della Prefettura con cui, come Presidente di Animed, ha avuto rapporti di natura economica tutt’altro che chiusi.
Così si spiega il tentennamento, durato soltanto qualche ora, e la decisione di denunciare dando il via alle indagini che hanno portato agli accertamenti eseguiti e quelli in corso.
Al patto proposto in Prefettura e al coinvolgimento degli inquirenti è seguita poi una fase di contatti tra le due donne, messaggi finalizzati a fissare l’appuntamento per lo scambio avvenuto e registrato in un bar di Piazza 11 settembre. Cinzia Falcone è tesa e non potrebbe essere altrimenti, ha addosso microfoni e obiettivi e sta per smascherare un episodio gravissimo che macchia la condotta di un’alta carica dello Stato.
Il Prefetto non conosce i veri motivi di quello stato d’animo così evidente e tenta di rassicurarla dicendole “stai tranquilla, stai calma, respira”.
Poi, con un gesto inatteso, estrae 100 euro dalla propria borsa e li mette nella borsa della imprenditrice, accompagnando il movimento con una battuta: “prendili, comprati i biscotti”. Frasi che trapelano dalle registrazioni avvenute durante l’incontro, estrapolate da un dialogo più ampio che coinvolgerebbe altre persone e altri ambiti, situazioni che sarebbero al vaglio degli inquirenti che scavano alla ricerca di ulteriori elementi in una vicenda che già appare molto torbida…