Covid, Aifa: “in tre mesi monoclonali a oltre 6.000 pazienti”

Anna Franchino

Sono 6.038, in poco più di tre mesi, i pazienti Covid che hanno ricevuto anticorpi monoclonali in Italia. Ma, grazie all’aumento di anziani e fragili vaccinati, continuano a calare le prescrizioni settimanali: tra l’11 e il 17 giugno, sono state solo 64, ovvero il 36% in meno della settimana precedente, quando erano state 101, e con un calo molto evidente rispetto alle 945 registrate tra il 16 e il 22 aprile. Questi i dati dell’undicesimo Report sugli Anticorpi Monoclonali per Covid-19 dell’Agenzia italiana del Farmaco (Aifa), che conferma come sia il Lazio la regione ad aver somministrato più dosi. I monoclonali sono farmaci specifici contro il Covid-19, autorizzati in via emergenziale e disponibili anche in Italia a partire dal 10 marzo scorso per persone particolarmente fragili, con infezione recente da Sars-Cov-2 e senza sintomi gravi. Resta più o meno stabile rispetto a quello della settimana scorsa, e pari allo 0,6%, il rapporto delle prescrizioni rispetto alle nuove diagnosi Covid avvenute nello stesso arco di tempo, ovvero 9.901 (anche queste in continuo calo): indice del fatto che si infettano meno le persone più a rischio. In termini assoluti dall’inizio del monitoraggio ad aver dispensato più monoclonali sono Lazio (811 dosi), Veneto (780), Toscana (733). A chiudere la classifica: Provincia autonoma di Trento (26), Molise (13) e Pa di Bolzano (3). Fino ad oggi, infine, le prescrizioni sono state effettuate da 193 strutture e la maggior parte dei pazienti (3.383 su 6.038) ha ricevuto la combinazione di bamlanivimab e etesevimab

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