Potrebbero essere trasmessi a Reggio Calabria alcuni atti dell’inchiesta “Basso Profilo”, coordinata dalla Dda di Catanzaro, che ha portato agli arresti domiciliari l’assessore regionale al Bilancio Francesco Talarico, segretario regionale dell’Udc. Tra le accuse per le quali, su richiesta del procuratore Nicola Gratteri e dei pm Paolo Sirleo e Veronica Calcagno, il gip ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Talarico infatti c’è lo scambio elettorale politico-mafioso nelle elezioni politiche del marzo 2018 quando il segretario dell’Udc è stato candidato nel collegio di Reggio Calabria. In quell’occasione, secondo gli inquirenti, Talarico sarebbe stato appoggiato dalla cosca De Stefano tramite il consulente di Invitalia – ora sospeso – Natale Errigo, imparentato con alcuni esponenti della famiglia di ‘ndrangheta, e tramite il reggino Antonino Pirrello ai quali, per conto del candidato dell’Udc, si sarebbe rivolto uno dei principali indagati dell’inchiesta, l’imprenditore Antonio Gallo. Quest’ultimo nell’interrogatorio di garanzia, sabato si è avvalso della facoltà di non rispondere, ma nel fascicolo dell’indagine ci sono una serie di intercettazioni tra personaggi reggini, anche politici, e riferimenti a episodi avvenuti in riva allo Stretto. Come un incontro registrato dalla Dia all’interno in un bar poche settimane prima delle elezioni e in cui gli indagati hanno discusso di dinamiche politiche reggine all’indomani dell’arresto del senatore Antonio Caridi nell’ambito dell’operazione “Mammasantissima”. Proprio per questo, quindi, non è escluso che alcuni atti dell’inchiesta “Basso Profilo” possano essere utili per altre indagini in corso alla Procura di Reggio Calabria.
Anna Franchino
Domani una perturbazione atlantica, in rapido transito sulle regioni centrali adriatiche e meridionali, porterà un rinforzo della ventilazione dai quadranti settentrionali dell’Italia al Sud. Lo indica un’allerta meteo della Protezione civile. L’avviso prevede dal mattino di domani venti da forti a burrasca nord-occidentali su Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia, con raffiche di burrasca forte, specie sui settori costieri adriatici e ionici e lungo i crinali appenninici. Mareggiate lungo le coste esposte. Valutata per la giornata di domani allerta gialla per rischio idrogeologico su Umbria, Abruzzo, Molise e Basilicata e su parte di Emilia-Romagna, Campania, Calabria e Sicilia.
Il fiume Crati, ingrossato dalle piogge che hanno interessato la zona, ha rotto gli argini In località Foggia nel territorio di Corigliano Rossano e ha allagato numerosi ettari coltivati ad agrumeto. La stima dei danni è in corso. “Non bastava la difficile campagna agrumicola con prodotto invenduto e rimasto sugli alberi – fa sapere Coldiretti Calabria – ora sull’agrumicoltura del Coriglianese si abbatte una nuova calamità. Gli uffici di Coldiretti stanno seguendo la vicenda collaborando con il comune e la Protezione civile. La prima cosa da fare è mettere in sicurezza le famiglie e le persone che si trovano nell’area, dopo inizierà la conta dei danni che saranno pesanti. La Coldiretti segnala anche piccole ma numerose frane nel Pollino. Il dissesto idrogeologico continua a rimanere una necessità su tutto il territorio”.
“L’alta partecipazione alla tornata elettorale per il rinnovo del Consiglio Metropolitano, credo sia il dato più significativo delle elezioni”. Lo afferma, in una nota, il sindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà dopo la tornata elettorale che ha coinvolto 86 dei 97 comuni del territorio. “Altrettanto importante – aggiunge Falcomatà – è l’altissima affluenza, legata al coinvolgimento dei territori, nei due seggi periferici di Palmi e Locri. Era questo l’aspetto più importante specie in relazione alle sfide fondamentali delle prossime settimane che ci vedranno impegnati nella definizione degli indirizzi politici e programmatici in merito al quadro delle risorse contenute nel Recovery Plan e nel Next Generation EU, ovvero di quegli strumenti che davvero potranno cambiare radicalmente il corso della storia per il nostro territorio in termini di sviluppo, crescita sociale, culturale ed economica”. “Infine voglio sottolineare – sostiene ancora Falcomatà – il risultato conseguito dalle nostre liste che portano a casa otto consiglieri garantendo la piena governabilità dell’Ente. Sono convinto che anche con i sindaci e i consiglieri che sono stati eletti nelle liste del centrodestra e del territorio metropolitano, si potrà sviluppare un grande e proficuo lavoro in sinergia con le liste Sintesi e Democratici per la Città Metropolitana, realizzando compiutamente la missione che sta alla base dell’Ente di secondo livello che vede proprio nella collaborazione tra le diverse forze politiche in campo, uno dei fattori di spinta a favore del territorio e della collettività”.
Omicidio Figliomeni, 30 anni a boss cosca Siderno
È stato condannato a 30 anni di carcere il boss Tommaso Costa, esponente di spicco della ‘ndrangheta di Siderno. Lo ha deciso il gup del Tribunale di Reggio Calabria Valerio Trovato accogliendo la richiesta dei pm Giovanni Calamita e Diego Capece Minutolo al termine del processo sull’omicidio di Vincenzo Figliomeni, detto il “Brigante”, ucciso il 10 novembre 1988 con tre colpi di fucile caricato a pallettoni, di cui due andati a segno. Il processo nasce da un’inchiesta della squadra mobile di Reggio Calabria, coordinata dal procuratore Giovanni Bombardieri e dall’aggiunto Giuseppe Lombardo, che a distanza di oltre trent’anni ha fatto luce su un delitto consumato nella faida tra la cosca Costa e i Commisso per il predominio della cittadina della Locride. Stando all’ordinanza di custodia cautelare eseguita nel febbraio 2019, il movente era da rintracciarsi “nella doppia causale della vendetta personale e ‘familiare’ maturata da Costa Tommaso nei confronti dei soggetti responsabili degli omicidi che hanno colpito i membri della famiglia Costa”. Èstato condannato per associazione mafiosa a 6 anni di carcere anche il collaboratore di giustizia Giuseppe Costa, fratello del boss. Oltre a quelle del collaboratore Crocifisso Casalini, autista dei Costa durante la guerra di mafia a Siderno, sono state le dichiarazioni del pentito Giuseppe Costa a consentire alla Dda di dimostrare la responsabilità di suo fratello Tommaso Costa. “Mio fratello diceva espressamente – aveva fatto mettere a verbale il collaboratore di giustizia – che voleva vendicare mio fratello Luciano uccidendo il Figliomeni Vincenzo, io invece ero d’accordo per la vendetta, ma volevo indirizzarla verso coloro che per me erano i veri colpevoli. Sta di fatto che, a mia insaputa, mio fratello Tommaso&hellip andò a fare questo omicidio che poi spostò gli equilibri della guerra in favore dei Commisso, perché il gruppo Rumbo-Figliomeni-Galea che stava per passare con noi, dopo questo omicidio si schierò decisamente e definitivamente con i Commisso”.
“Questo centro destra e questa Giunta regionale confermano, ogni giorno di più, la loro inconsistenza e improvvisazione: ogni tentativo di azione messo in campo per l’emergenza Covid ne è, purtroppo, impietosa testimonianza”. È quanto afferma il Capogruppo PD in Consiglio regionale Mimmo Bevacqua. “Sono sufficienti – prosegue – pochi esempi eclatanti: le tristi vicende legate al numero delle terapie intensive e dei Covid Hotel; l’insuccesso delle misure destinate al mondo imprenditoriale, da ‘Riparti Calabria’ ai voucher ‘InCalabria’ e ‘StaiInCalabria’; la incompleta risposta agli studenti fuori sede, dopo oltre sei mesi dal bando loro dedicato. A ciò dobbiamo aggiungere la totale sordità della Giunta davanti alle tante proposte dal PD in tutti questi mesi, tra cui quella relativa al South Smart Working, recentemente rilanciata, che potrebbe a trattenere in Calabria tante preziose risorse umane ed economiche. Il disastro del Piano Vaccini, che vede ultima la nostra Regione per dosi somministrate, sancisce in maniera inequivocabile il fallimento in termini organizzativi e strutturali di questo governo regionale, nel dare risposta alle emergenze ed ai sacrosanti diritti dei calabresi”. “In queste condizioni – conclude Bevacqua – andare al voto al più presto possibile diventa vitale: per i calabresi e per la tenuta stessa del tessuto socio-economico della nostra terra”.
Ci sono due nuovi indagati nell’inchiesta “Basso profilo” condotta dalla Dda di Catanzaro contro una presunta associazione per delinquere legata alle cosche di Cutro nella quali sono coinvolti l’assessore regionale al Bilancio e segretario regionale dell’Udc Franco Talarico e il segretario nazionale dello stesso partito Lorenzo Cesa, l’imprenditore Antonio Gallo, considerato intraneo alla cosca Trapasso di San Leonardo di Cutro, e l’ex finanziere di Catanzaro Ercole D’Alessandro accusato, tra le altre cose, di accesso abusivo a sistemi informatici. Si tratta di due imprenditori: Gianni Mazzei, presidente della sezione di Crotone dell’Asssociazione dei costruttori Ance, e Antonio Melino. D’Alessandro, accusato di avere illecitamente preso informazioni su altre persone per scopi privati, simulando si trattasse di lavoro – secondo quanto emerso – sarebbe stato istigato, nella maggior parte dei casi a compiere questo reato dalla sua compagna, la gastroenterologa di origini albanesi Odeta Hasaj e da Mazzei e Melillo desiderosi di ottenere informazioni su un loro socio, reo di essersi appropriato di somme appartenenti agli altri soci per poi dileguarsi. In cambio di lavori edili gratuiti nell’abitazione della figlia, l’ex finanziere avrebbe effettuato visure dalle banche dati in uso alla Finanza e avrebbe contattato colleghi della polizia giudiziaria elvetica dopo avere appreso che il socio era emigrato in Svizzera, dopo una indagine per bancarotta fraudolenta. Indagini improprie che sono andate avanti da maggio a novembre 2018. Il luogotenente Ercole D’Alessandro in quattro occasioni avrebbe indotto i suoi colleghi a rilevare ogni genere di informazione sull’ex amministratore unico della società Hexagon srl (società con sede a Simeri Crichi avente ad oggetto fa produzione e commercializzazione di energia elettrica da fonti rinnovabili) nella quale, tra gli altri, erano soci Mazzei e Melino. Dati anagrafici, redditi percepiti, dichiarazioni dei redditi, immobili intestati e tanto altro. D’Alessandro si sarebbe fatto consegnare le informazioni dai colleghi millantando il fatto di dovere “riferire al Dottore”, millantando un rapporto con il Procuratore Gratteri. Mazzei, inoltre, sarebbe stato raccomandato da D’Alessandro ai suoi interlocutori “quale affidabile e solido imprenditore a cui affidare i lavori appaltati da enti pubblici”.
Il Dipartimento di Malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) è in attesa del campione proveniente da Varese per poter completare la sequenza dell’intero genoma e confermare che il caso individuato presso il Laboratorio di Microbiologia, ospedale di circolo e fondazione Macchi di Varese e l’Ats Insumbria, sia della cosiddetta “variante brasiliana”, come è emerso dalle prime analisi. Lo spiega l’Iss in una nota. All’Istituto verrà eseguita la coltivazione del ceppo virale.”In caso di conferma sarebbe il primo ritrovamento in Italia che Iss provvederà a depositare nella piattaforma genomica dedicata a SARS-CoV-2″.
Vaccini: Avvocatura Stato invia diffida a Pfizer
L’Avvocatura dello Stato ha inviato a Pfizer, per conto del Commissario straordinario all’emergenza Domenico Arcuri, una diffida “ad adempiere ai propri obblighi contrattuali relativi, anzitutto, alla mancata consegna di dosi destinate alla campagna di vaccinazione” degli italiani. Lo fa sapere l’ufficio del Commissario sottolineando che Arcuri valuterà “le ulteriori azioni da intraprendere, in sede nazionale ed europea, a tutela della regolare prosecuzione della campagna di vaccinazione e, più in generale, della salute dei cittadini”.
La Società Cosenza Calcio comunica di aver acquisito a titolo definitivo dalla Società Ascoli Calcio 1898 FC il diritto alle prestazioni sportive del calciatore Alberto Gerbo. Il centrocampista, nato a Valenza (AL) il 9 novembre 1989, ha firmato un accordo fino al 30 giugno 2022. Cresciuto nel settore giovanile dell’Inter, con cui ha vinto il Torneo di Viareggio 2008, Gerbo ha poi collezionato nella sua carriera quasi 150 presenze in Serie B con le maglie di Ancona, Gubbio, Foggia e Crotone. Nella prima parte della stagione ha indossato la maglia dell’Ascoli, con cui ha disputato 13 gare. Ha all’attivo due promozioni nel suo personale palmares. Ora è pronto ad aggregarsi ai Lupi di mister Roberto Occhiuzzi che hanno ripreso ad allenarsi questo pomeriggio sul sintetico del Centro Sportivo “ASD Soccer Montalto”. La squadra ha svolto esercizi sulla potenza aerobica e possessi palla. Non ha preso parte all’allenamento Andrea Tiritiello, che prosegue nel percorso personalizzato di riatletizzazione. Domani sono in programma due sedute per i Lupi in vista della partita esterna contro la Virtus Entella in programma sabato 30 gennaio, intanto arriva una tegola per il calciatore Luca Bittante, in seguito all’infortunio occorsogli durante la gara con il Pordenone, è stato sottoposto questa mattina ad esami strumentali che hanno evidenziato l’interessamento del legamento crociato anteriore del ginocchio destro. Le condizioni del difensore rossoblù saranno valutate nei prossimi giorni, per stabilire le idonee terapie, il percorso riabilitativo e i tempi di recupero.