Il Turismo delle Radici oggetto di dibattito a Roma presso il Senato

Anna Franchino

Su iniziativa del sen. Gianluca Castaldi si è svolto  a Roma, presso la sala Capitolare  di Palazzo Minerva del Senato della Repubblica, un incontro dibattito sul tema: “La via del turismo delle radici (o di ritorno)”, avendo come obiettivo il modo come rigenerare le comunità attraverso la formazione. Un incontro incentrato sulla presentazione del lavoro di ricerca sul “turismo delle radici” predisposto all’Università della Calabria, su iniziativa della prof.ssa Sonia Ferrari, docente di Marketing Turistico, con la ricercatrice Tiziana Nicotera, della stessa Università, che nell’arco di tre anni di lavoro sono riusciti a coinvolgere in un rapporto di collaborazione altri  ricercatori di università italiane e straniere. Hanno partecipato all’incontro romano, oltre al senatore Gianluca Castaldi, già Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, anche Angelo Sollazzo, presidente della Confederazione degli Italiani nel mondo, e Pietro Zocconali, presidente dell’associazione nazionale sociologi.  I risultati della ricerca, finanziata dal Ministero degli Esteri e coordinata da Sonia Ferrari, come noto, sono confluiti in un volume pubblicato dalla Egea-Bocconi in italiano, inglese e spagnolo. Racchiude importanti informazioni e linee guida per la futura programmazione strategica di marketing per lo sviluppo del turismo delle radici in Italia.  Per la coordinatrice del progetto, prof.ssa Sonia Ferrari, alla luce dell’accordo stipulato fra i Ministeri degli Esteri e della cultura, il dibattito ha messo in luce come l’uso delle risorse del Pnrr può favorire gli investimenti in questo settore.  “Sembra che il segmento del turismo di ritorno – ha dichiarato la coordinatrice del progetto –  abbia finalmente ottenuto l’attenzione che è giusto che sia riservato dal una porzione così importante, anche in termini potenziali, del settore turistico. La ricerca dell’Università della Calabria presentata già a novembre scorso presso il Ministero degli Esteri, prima in Italia, ha certamente contribuito ad accrescere la consapevolezza degli operatori e degli enti pubblici sull’importanza dei visitatori di origini italiane e dei loro discendenti in termini turistici”. Le istituzioni e i territori sono ormai pronti a lavorare per favorire il turismo delle radici. Come è stato sottolineato in vari interventi, esso potrebbe essere un efficacissimo strumento per rivitalizzare i borghi italiani, spesso isolato e spopolati, che non potrebbero altrimenti aspirare a diventare destinazioni turistiche. Le persone di origini italiane nel mondo sono milioni. Sono desiderose dì supportare  la propria patria dì origine, agendo come testimonials per territori e prodotti locali. Spesso possiedono una seconda casa, soggiornano in loco per lunghi periodi e desiderano fare investimenti in italia.  “Lamentano però una scarsa e distratta attenzione – ha concluso la prof.ssa Sonia Ferrari –  da parte della propria terra dì origine. Anche grazie agli sforzi della Farnesina e del responsabile del turismo delle radici, il consigliere Giovanni Maria de Vita, la situazione sta cambiando e gli sforzi in questa direzione saranno numerosi nel prossimo futuro”. Un ruolo significativo specifico per intensificare e vivacizzare questo rapporto tra le persone interessate a conoscere le terre di origine dei propri genitori e le comunità residenti in questi territori deve trovare una particolare sensibilità ed attenzione da parte degli Enti locali, delle associazioni e dei Sindaci in modo da stimolare quanto necessario in termini di conoscenza, socializzazione  e diffusione culturale parte integrante di un turismo diffuso e consapevole.

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