Calabria: crescono i contagi, mancano i vaccini

Anna Franchino

Si parla tanto di terza ondata e la Calabria nonostante sia stata dichiarata ancora zona gialla, nell’ultima settimana registra molte criticità. Dai contagi alla carenza di vaccini che è il dato più sconcertante. Ma procediamo con ordine iniziamo dalle nuove positività che preoccupano e non poco soprattutto perché hanno interessato le Rsa, luoghi in cui le somministrazioni delle dosi del vaccino teoricamente dovevano essere concluse. E allora? Come mai ad esempio nella residenza sanitaria Villa Torano che ricorderete era stata interessata da un cluster, poi superato brillantemente, ad oggi sono 9 gli anziani risultati positivi? E’ vero che risultano asintomatici, ma viene da chiedersi il perché di tale situazione…la preoccupazione è uguale anche nel centro di riabilitazione psicosociale di “Borgo dei mastri” a Paterno Calabro. Una quarantina circa le persone risultate positive al Covid. Qui la situazione è monitorata costantemente perché all’interno della struttura sanitaria vengono ospitati pazienti con patologie gravi e particolari che destano preoccupazione. Sullo ionio invece la situazione è al limite, lo spiega il Direttore Sanitario Martino Rizzo con un post sui social. “La situazione- scrive Rizzo –  si è complicata e, negli ultimi 7 giorni, abbiamo accumulato 237 nuovi casi,  20 dei quali ricoverati, 2 in terapia intensiva. Poi snocciola i casi comune per comune e le particolari criticità riscontrate con la possibilità che Corigliano-Rossano diventi zona rossa. Sul fronte vaccini, in tanti si sono visti annullare la prenotazione, soprattutto nel cosentino, dove ieri è arrivato un primo vassoio di vaccini Pfizer all’Asp di Cosenza da Catanzaro mentre un secondo è arrivato oggi da Crotone, per consentire la prosecuzione dei vaccini agli ultraottantenni. Secondo quanto si apprende, domani arriverà la fornitura come prevista da calendario e contemporaneamente l’Asp chiederà un supplemento di 15mila dosi. Intanto si registra una manifestazione di protesta del gruppo Fem.In cosentine in lotta, nella sede dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza. Alla base della protesta del collettivo politico attuata in occasione dell’8 marzo, la mancanza di Unità speciali di continuità assistenziale in alcuni comuni.

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