In manette un 40enne di origini brasiliane ma residente a Cariati, accusato di maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale. Nella notte appena trascorsa i Carabinieri della Stazione di Cariati e quelli del Nucleo Operativo e Radiomobile del Reparto Territoriale di Corigliano Rossano, con il coordinamento investigativo della Procura della Repubblica di Castrovillari, diretta dal Procuratore Capo Alessandro D’Alessio, l’hanno arrestato, dopo che al 112 era arrivata la richiesta di aiuto della moglie. Quest’ultima, scaraventata fuori di casa dal coniuge, assieme ai tre figli minorenni, ha detto ai militari di essere stata picchiata dal 40enne. Stessa sorte è toccata alla madre della donna, che ha riportato delle lesioni lievi negli attimi concitati vissuti poco prima. Sul posto i primi militari giunti si sono sincerati circa le condizioni di salute delle due donne e dei bambini costretti a rifugiarsi per strada, mentre l’uomo ha continuato a gettare tutte le suppellettili della propria abitazione da un balcone del secondo piano. Momenti di tensione che hanno rappresentato un grave rischio per la popolazione, anche perché il soggetto “barricato” in casa avrebbe potuto attuare altre e ben più pericolose iniziative. Per questa ragione gli operatori presenti sul posto hanno deciso di fermare l’interessato il prima possibile, anche per scongiurare il pericolo aggiunto di possibili derive autolesionistiche. Una volta effettuata l’irruzione nella struttura abitativa il 40enne fuori controllo è stato fermato con l’utilizzo dei taser. Le normali condizioni di salute del soggetto fermato sono state valutate, sul posto, dai medici del 118, che erano stati fatti intervenire in previsione dell’utilizzo del taser. Terminate queste fasi concitate e ripristinate le normali condizioni di sicurezza, i militari hanno provveduto a raccogliere gli elementi di prova in ordine ai reati per i quali si procede.
Il 40enne brasiliano è stato arrestato nella flagranza dei reati di «maltrattamenti in famiglia» e «resistenza a Pubblico Ufficiale» e, per questa ragione, ristretto in carcere, dove rimarrà a disposizione dei Magistrati della Procura di Castrovillari.