Sfuggito alla cattura nell’ambito della maxi-operazione “Rinascita Scott”, è finita nella notte, in un casolare isolato nelle campagne di Maida dove si era rifugiato, la latitanza di Domenico Cracolici, 39 anni. Il suo nome era inserito nell’elenco dei 100 latitanti più pericolosi. Sull’arresto odierno è intervenuto anche il procuratore Nicola Gratteri: “importante risultato per la cattura di questo latitante – ha detto – grande sinergia tra la Procura distrettuale di Catanzaro e i Carabinieri che dal 19 dicembre del 2019 sono alla ricerca, alla caccia, di questo latitante che non è solo stato interessato per “Rinascita Scott” ma è anche ricercato per un’altra operazione, “Imponimento” che si è conclusa pochi mesi fa”.
Per Gratteri, inoltre, si tratta di “un’indagine importante sia per la cattura, per aver sottratto al territorio un pericolosissimo latitante, anche perché durante la latitanza questa gente non si riesce a controllare e commette altri reati per vivere e mantenersi, ma anche per dare un messaggio alla gente che può continuare a fidarsi di noi, perché noi ci siamo e siamo presenti sul territorio”.
All’operazione è stata eseguita, questa mattina, dai carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno e del Nucleo Investigativo di Vibo Valentia, unitamente a personale dello Squadrone Eliportato Cacciatori Carabinieri “Calabria”.