Processo Gotha, difesa Caridi: “imputazione erronea”

Anna Franchino

L’ex senatore Antonio Caridi “è stato assolto perché il fatto non sussiste. Il Tribunale di Reggio Calabria prima ancora di dichiarare insussistente il reato, ha precisato che l’esorbitante imputazione a suo tempo mossa dalla Procura e cioè di aver partecipato al Gotha della ‘Ndrangheta era erronea in punto diritto”. Lo affermano in una nota gli avvocati difensori dell’ex parlamentare, Valerio Spigarelli e Carlo Morace. I penalisti affermano, inoltre, che “il principale accusatore, un collaboratore di giustizia, del senatore Caridi era già stato ritenuto non credibile dal Tribunale di Palmi e dalla Corte di Appello di Reggio Calabria” e che “la Procura ha mantenuto sempre la medesima contestazione, oggi dimostratasi infondata, nei confronti di Caridi, chiedendo per lo stesso la pena di venti anni di reclusione”. I difensori aggiungono che l’arresto del senatore Caridi “venne a suo tempo autorizzato dal Senato con procedura sommaria, per i tempi imposti dalle pressioni dei settori giustizialisti dei partiti, e all’esito di un dibattito caratterizzato da toni inusitati e sprezzanti nei confronti del collega parlamentare, da parte di alcuni che ancora siedono in parlamento. Caridi ha sofferto un anno e mezzo di custodia cautelare in carcere nonostante il doppio annullamento in Cassazione delle ordinanze del Tribunale della Libertà di Reggio Calabria”, concludono.

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