Vibo, sigilli a società intestata a soggetti vicini cosca

Anna Franchino

I militari del Nucleo operativo e radiomobile e del Nucleo investigativo dei Carabinieri del Comando provinciale di Vibo Valentia hanno sequestrato, in esecuzione di un provvedimento emesso dal Gip di Catanzaro su richiesta della Direzione distrettuale antimafia del capoluogo calabrese, una società attiva nel settore turistico con sede a Briatico e che sarebbe riconducibile a soggetti coinvolti nel processo “Maestrale-Carthago”, ritenuti vicini alla cosca Accorinti. I sigilli sono stati apposti anche ad un’imbarcazione da diporto che, secondo gli inquirenti aveva monopolizzato, a partire dalla stagione estiva 2019, con partenza dal porto di Tropea, le escursioni turistiche “sotto costa” lungo la “Costa degli Dei”. Il sequestro preventivo ai danni della società è stato disposto sulla base delle indagini anche di natura economica, finanziaria e tributaria svolte dai carabinieri di Vibo Valentia e dalle quali è emersa l”potesi dell’intestazione fittizia dell’azienda turistica a due soggetti era stata attuata per conto di esponenti di vertice della Locale di Zungri e, in particolare, della ‘ndrina di Briatico che curava le escursioni della clientela di diversi villaggi turistici della zona. E’ emersa, inoltre, l’ipotesi di reato di trasferimento fraudolento di valori aggravato dalla finalità di agevolare la locale di ‘ndrangheta di Zungri guidata da Giuseppe Antonio Accorinti. In particolare si è ipotizzata la sproporzione tra il reddito dichiarato, le disponibilità economiche degli imputati e l’investimento iniziale per l’apertura della società e l’acquisto del natante. Il sequestro ha coinvolto altri beni societari tra cui conti correnti bancari.

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