Cultura: a San Giovanni in Fiore al via il Premio Città di Gioacchino da Fiore, con Vittorio Sgarbi e Juri Camisasca

Anna Franchino

«Il prossimo lunedì 3 ottobre si terrà nell’Abbazia florense di San Giovanni in Fiore il primo Premio Città di Gioacchino da Fiore, con l’obiettivo di divulgare l’importanza e l’attualità del messaggio di speranza dell’abate calabrese». Ne dà notizia, in una nota, la sindaca di San Giovanni in Fiore, Rosaria Succurro. «La Calabria – precisa la sindaca – è soprattutto terra di storia e di cultura, che sono le armi principali per battere la ’ndrangheta. Il premio inizierà alle ore 15,30 con una lectio magistralis di Vittorio Sgarbi intitolata L’Europa e il Mediterraneo, tema che rinvia al ruolo e alla posterità dell’abate Gioacchino, il cui pensiero influenzò profondamente la simbologia e l’opera di Dante Alighieri, l’arte di Michelangelo Buonarroti e l’evangelizzazione francescana nell’America latina, al punto che Puebla de Zaragoza, in Messico, riproduce integralmente il tracciato urbanistico dell’antica San Giovanni in Fiore, addirittura con gli stessi toponimi. Poi verranno premiati monsignor Antonio Staglianò, presidente della Pontificia Accademia di Teologia, monsignor Dario Edoardo Viganò, vicecancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze e della Pontificia Accademia delle Scienze sociali, e don Enzo Gabrieli, postulatore della causa di beatificazione di Gioacchino da Fiore. Tra gli altri premiati ci saranno: la giornalista Paola Militano, direttrice del Corriere della Calabria; Klaus Algieri, vicepresidente di Unioncamere; lo scrittore antimafia don Giacomo Panizza; don Antonio Mazzi; l’imprenditore e testimone di giustizia Antonino De Masi; l’attrice Swamy Rotolo, vincitrice del David di Donatello; Gianfranco Nicoletti, rettore dell’Università della Campania; Gian Carlo Blangiardo, presidente dell’Istat; l’atleta paralimpica Anna Barbaro e Giuseppe Brisinda, chirurgo del policlinico universitario Gemelli». «Al termine della premiazione – continua la sindaca Succurro – si terrà nell’Abbazia florense il concerto Adunanza in Fiore, del maestro Juri Camisasca, già strettissimo collaboratore di Franco Battiato e tra i più apprezzati autori di musica sacra. Seguirà un video mapping del regista Gianfranco Confessore, centrato sulla vita di Gioacchino e sulla sorprendente diffusione nelle Americhe del messaggio di speranza, della simbologia e della numerologia del monaco calabrese, mutuate dal Libro dell’Apocalisse». «A 820 anni dalla morte dell’abate florense, il suo pensiero – sottolinea Succurro – è di straordinaria attualità, in un tempo segnato da atroci conflitti militari e da una pesante crisi internazionale, economica ed ambientale. La voce profetica di Gioacchino è sempre viva e indica la strada della crescita spirituale dell’umanità, che può cambiare la storia e restituire pace e giustizia nel mondo».

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