Iss, bozza: incidenza rimane elevata e impatto sostenuto

Anna Franchino

Sale a 0,90 l’Rt nazionale in questa settimana secondo la bozza elaborata dall’Istituto Superiore di Sanita’ relativa al monitoraggio dei dati sui contagi. La scora settimana l’Rt si era attestato a 0,86 confermando la ripresa della crescita (quindici giorni fa era a 0,82) . Complessivamente, l’incidenza in Italia rimane ancora molto elevata e l’impatto dell’epidemia è ancora sostenuto nella maggior parte del Paese. Inoltre si continua ad osservare nella maggior parte delle Regioni/PPAA un rischio Moderato o Alto di una epidemia non controllata e non gestibile. Tale situazione conferma la necessità di mantenere la linea di rigore delle misure di mitigazione adottate nel periodo delle festività natalizie. E’ quanto emerge dalla bozza del monitoraggio dell’Iss. Le festivita’ e l’aumentata mobilita’ e interazione interpersonale potrebbero aumentare i contagi con una appesantimento sui servizi sanitari. E’ quanto rileva l’istituto Superiore di Sanita’ nel consueto monitoraggio sui contagi. Si conferma pertanto la necessità di mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone. È fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile.  Nella maggior parte delle Regioni e nelle province autonome resta un impatto elevato della epidemia in particolare dovuto ad un sovraccarico dei servizi assistenziali. 13 Regioni e PA avevano superato almeno una soglia critica in area medica o in terapia intensiva. Lo si legge nella bozza del monitoraggio Iss. Il tasso di occupazione dei posti letto in Terapia Intensiva supera ancora le soglie critiche di occupazione. Il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in diminuzione da 3.003 (15/12/2020) a 2.731 (21/12/2020), diminuiti anche i ricoveri in area medica, da 27.342 (15/12/2020) a 25.145 (21/12/2020). Lieve aumento generale del rischio, con la maggior parte delle Regioni/PPAA a livello Moderato o Alto. In particolare, 5 Regioni (Liguria, Marche, Puglia, Umbria e Veneto) sono classificate a rischio Alto. Dodici Regioni/PPAA sono classificate a rischio Moderato, di cui 4 (Emilia-Romagna, Molise, PA Trento e Valle d’Aosta) hanno una probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese nel caso si mantenga invariata l’attuale trasmissibilità. Quattro Regioni sono classificate a rischio Basso. È quanto emerge dalla bozza del monitoraggio Covid dell’Iss.

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