L’Antimafia “vigila” sulla Calabria

Anna Franchino

Hanno sfilato davanti le telecamere che attendevano il loro arrivo  i componenti della Commissione parlamentare antimafia arrivati nella sede della Prefettura di Catanzaro, dove oggi e domani  ascolteranno attraverso una serie di audizioni i vertici della magistratura del Distretto giudiziario di Catanzaro, tra cui il procuratore capo della Dda, Nicola Gratteri, i vertici delle forze dell’ordine sul territorio, i direttori di alcuni istituti di pena, mentre domani saranno sentiti, tra gli altri, i commissari straordinari dell’Asp di Catanzaro, gli imprenditori testimoni di giustizia Andrea Dominijanni e Rocco Mangiardi, ed esponenti del mondo produttivo e imprenditoriale e dell’associazionismo calabrese.  Il tema è sicuramente la lotta alla ‘ndrangheta. “C’è tanto da lavorare”, ha detto il presidente della Commissione, Nicola Morra, parlando con i giornalisti all’arrivo dell’organismo bicamerale d’inchiesta nel capoluogo calabrese.“Oggi – ha proseguito Morra – la Dda di Reggio Calabria ha effettuato un’operazione significativa, ci sono indagati e ordinanze per concorso esterno. Si deve capire che non c’è soltanto il 416 bis, cioè l’associazione a delinquere di stampo mafioso, ma c’è anche l’articolo 110 del codice penale, che è il concorso esterno, per cui – ha rilevato il presidente dell’Antimafia – quelli che apparentemente sono puliti lo sono, appunto, apparentemente”. A sua volta, Wanda Ferro, segretario della Commissione parlamentare antimafia, ha così illustrato le finalità della visita dell’organismo bicamerale d’inchiesta a Catanzaro: “Auspichiamo che questi due giorni siano per noi un motivo di arricchimento ma anche la possibilità di supportare coloro che quotidianamente combattono tante piaghe che esistono non solo in Calabria ma in tutt’Italia. Ovviamente – ha sostenuto Ferro – questa è un’attenzione importante su una regione del Sud, qual è la nostra Calabria, dove credo si possa estirpare il male più grande che è la ‘ndrangheta. Si lavora a 360 gradi nella consapevolezza di essere accompagnati da uomini coraggiosi e che hanno l’interesse di dare una mano. Al legislatore – ha concluso il segretario dell’Antimafia – spetterà anche la capacità di mettere in piedi norme che possano tutelare sempre di più i cittadini e che possano far capire che non c’è un se o un ma su quale parte stare”. “Oggi e domani sono a Catanzaro per un’importante missione della Commissione parlamentare Antimafia, per una serie di audizioni finalizzate a trovare una proficua sinergia tra le istituzioni per la lotta alla ‘ndrangheta. Si affronteranno molti temi tra i quali, in particolare, la situazione dell’ASP di Catanzaro, sciolta per infiltrazioni mafiose. Sottoporrò alcuni quesiti al Collegio Commissariale prefettizio per verificare se la gestione dell’azienda sanitaria è in fase di miglioramento e se siano stati definitivamente interrotti i rapporti con i fornitori in odore di mafia. I commissariamenti per mafia” devono restituire la fiducia persa nel servizio pubblico, offrendo ai cittadini, innanzitutto, un servizio sanitario migliore”. Lo afferma la deputata M5s Dalila Nesci.

 

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