Coronavirus, Dieni a Santelli: “misure per limitare contagio”

Anna Franchino

“Gentile presidente Santelli, le scrivo per invitarla a mettere in atto tutte le misure e le precauzioni possibili per evitare che anche in Calabria si propaghi il Coronavirus e per circoscrivere il contagio nel caso in cui anche questa regione dovesse essere interessata dall’epidemia”. Inizia così la lettera aperta che la deputata del Movimento 5 stelle Federica Dieni rivolge alla presidente della Regione. “Va senz’altro apprezzata – afferma la parlamentare – la proposta di ordinanza redatta dalla Regione e in attesa della controfirma del ministero della Salute. È di certo un’iniziativa che attiverebbe misure precauzionali fondamentali in presenza di situazioni critiche. È condivisibile, in particolare, la proposta di avviare una sorveglianza attiva a titolo cautelativo per tutte le persone che arrivano in Calabria dalle zone rosse e dalle regioni a rischio”. “Gli interventi previsti, tuttavia – dice ancora Federica Dieni – appaiono insufficienti rispetto alla gravità della situazione nazionale. La Calabria, secondo quanto riportano diverse autorità sanitarie e gli organi di stampa, non è ancora pronta per affrontare un’eventuale emergenza. Per questo è importante sapere se questa regione disponga di alcuni presìdi medici e di primo intervento necessari per fronteggiare una possibile epidemia. “Molte regioni stanno allestendo, davanti ai Pronto soccorso degli ospedali, tensostrutture o Posti medici avanzati da campo destinati all’emergenza, in cui si svolgeranno attività di pre-triage e azioni mediche preventive sui potenziali contagiati. Una soluzione che limiterebbe al massimo i rischi per gli altri pazienti e il personale medico e infermieristico. La Calabria ha pensato a soluzioni di questo tipo? Se no, quando sarà in grado di dotarsi di questi presìdi?. È altresì urgente che ognuna delle cinque province calabresi venga dotata di almeno un’ambulanza attrezzata con barelle di biocontenimento e con a disposizione personale medico formato per questo tipo di emergenza. Non è poi ancora chiaro se gli ospedali e le strutture mediche della regione dispongano di un numero sufficiente di Dispositivi di protezione individuale, ovvero le attrezzature (guanti, occhiali, visiere, maschere) usate per tutelare la salute degli operatori della sanità. Ci auguriamo che la regione sia ben attrezzata; in caso contrario, chiediamo che questi strumenti siano messi al più presto a disposizione di medici e infermieri. È inoltre necessario che in tutti gli ospedali calabresi siano previsti continui e costanti interventi di disinfezione (maniglie, pulsanti) al fine di limitare ulteriormente le occasioni di contagio. È poi doveroso individuare un numero congruo di laboratori di riferimento per la diagnostica aperti 24 ore su 24. Da ultimo, sarebbe importante sapere se la Regione ha già individuato le strutture da utilizzare nei vari territori provinciali nel caso in cui dovessero rendersi obbligatorie misure di quarantena”. “Sono interrogativi e suggerimenti – conclude Dieni – formulati in uno spirito di massima collaborazione istituzionale, finalizzata all’individuazione di soluzioni che permettano alla Calabria di farsi trovare pronta rispetto ad un’emergenza che sta interessando tutta l’Italia”.

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