Coronavirus, Santelli: “nostra Sanità non può reggere conta”

Anna Franchino

La neo eletta presidente della Regione Calabria Jole Santelli durante la conferenza stampa per presentare la nomina del Capitano Ultimo ad assessore con delega alla Tutela dellÕAmbiente nella giunta della Regione Calabria, Camera dei Deputati, Roma, 18 febbraio 2020. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

L’esodo incontrollato “porterà all’aumento esponenziale del contagio anche da noi. È evidente che una sanità come quella calabrese, vessata da anni da tagli selvaggi, non è in grado di reggere una situazione di totale emergenza”. Lo dice in un’intervista  Jole Santelli, governatrice della Calabria, che lancia un appello per chiedere a chi vive o lavora al Nord di non rientrare, annunciando la quarantena obbligatoria per chi torna. “Dobbiamo considerare che già il primo decreto sulla zona rossa aveva determinato l’arrivo in Calabria di molte persone provenienti da lì. E in effetti le persone sottoposte a tampone con risultati positivi avevano tutti collegamenti con quelle zone – spiega – Il decreto di sabato, che non ha previsto contromisure per le regioni del Sud, ha dato il via a un esodo di massa. Il timore di una diffusione massiva del contagio anche nelle nostre regioni è una possibilità realistica”. Ora per la governatrice vanno controllati treni e pullman di lunga percorrenza, serve che il governo impegni prefetti e forze dell’ordine nei controlli e “occorrono sanzioni per chi non rispetta le prescrizioni. Ci sono materie che attengono alla potestà dello Stato che deve esercitarla”. La sanità calabrese è sottoposta “da anni a piano di rientro, a commissariamento ed infine c’è stato il decreto Calabria e il risultato è che “abbiamo una sanità che già boccheggia per offrire un servizio sufficiente. Fronteggiare un’ emergenza che ha portato al collasso una sanità modello come quella lombarda fa venire decisamente i brividi. Abbiamo predisposto il piano di emergenza, ma siamo consapevoli dei nostri limiti”. C’è la necessità “di ulteriori 50 posti letto in Terapia intensiva e 140 posti tra Malattie infettive e Pneumologia” e “c’è bisogno di attrezzature e di personale medico e paramedico”. Per questo “abbiamo fatto le nostre richieste al Ministero, che ha varato un decreto apposito in materia di personale sanitario. È una lotta contro il tempo, ma se ciascuno svolgerà il proprio compito istituzionale, ce la possiamo fare”. “È attivo sul sito istituzionale della Regione Calabria una scheda censimento per il monitoraggio dei rischi da Covid-19. È possibile trovarla al seguente link: http://emergenzacovid.regione.calabria.it/”. E’ quanto rende noto Jole Santelli, presidente della Regione Calabria, in un comunicato. “Invitiamo chiunque arrivi in Calabria – prosegue Santelli – o vi abbia fatto ingresso negli ultimi quattordici giorni, dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico a compilarlo. Questo ci permette di creare, nel rispetto della privacy, un database e monitorare il flusso degli arrivi, le località di destinazione e lo stato di salute delle persone interessate”. Allo stato dai dati forniti dalla Protezione civile nazionale risulta che sono 9 le persone positive al coronavirus nella regione e 113 i tamponi effettuati.

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