Gallo a Stato-Regioni: “maggiore attenzione agricoltura calabrese”

Anna Franchino

“Nei momenti di crisi bisogna ripartire dai punti di forza. E il settore economicamente più forte dell’Italia è storicamente quello dell’agricoltura”. E’ quanto ha sostenuto l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo – riporta un comunicato dell’ufficio stampa della Giunta regionale – nel corso della Conferenza Stato-Regioni, svoltasi in videoconferenza. “In particolare, al ministro alle Politiche Agricole, Teresa Bellanova, Gallo – è scritto nel comunicato – ha richiesto un sostegno per la promozione dei prodotti agroalimentari sui mercati. ‘C’è bisogno – ha affermato Gallo -di maggiore attenzione e di un aiuto immediato da parte del Governo. La Regione Calabria ha già deliberato lo stato di crisi per i comparti florovivaistico, lattiero-caseario e agrituristico, che anche altrove stanno subendo i danni maggiori derivati dall’emergenza Covid-19. Ad essi si è aggiunto anche il settore vitivinicolo, per il quale è necessaria un’immissione di liquidità per consentire il ristoro dei danni. Parliamo di un’immissione controllata e, naturalmente, verificata, e non di una somma da restituire nel giro di sette anni. Attendiamo fiduciosi misure del Governo, ma se queste dovessero mancare, bisogna far sì che l’Unione europea sia meno rigida nella gestione dei fondi comunitari'”. “Altro tema da affrontare attentamente, secondo l’assessore regionale calabrese – è detto ancora nel comunicato – quello delle problematiche patite dal mondo della pesca, fonte di sostentamento per tanti lavoratori e famiglie calabresi. ‘Bisogna intervenire in ambito Agea – ha sottolineato Gallo – affinché tutti i legacci di natura burocratica e di altro tipo vengano superati rapidamente e si proceda a liberare tutte le risorse disponibili. In Calabria, a fronte di una popolazione di meno di due milioni di abitanti, si contano oltre 300 mila cinghiali. È evidente, certo non da ora, come essi costituiscano un grave pericolo sia per la pubblica incolumità sia per l’agricoltura e l’allevamento. Per venirne fuori, occorrono risposte e strumenti emergenziali. Il ministro Bellanova, dal canto suo, dopo aver preso nota di richieste e proposte, si è impegnata a definire di concerto con le Regioni azioni comuni, all’esito degli approfondimenti normativi e finanziari già avviati”.

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