Ospedale Castrovillari (CS): domani 5° sit-in. Laghi: “Servizi negati a pazienti fragilissimi”

Redazione

All’indomani del Tavolo sulla Sanità, tenutosi a Castrovillari, di Associazioni, Sindaci e Sindacati, con la partecipazione del Consigliere Regionale Ferdinando Laghi, continua, malgrado il caldo torrido, l’attività settimanale intrapresa da tempo dal Comitato delle Associazioni (Amici del Cuore, Associazione Famiglie Disabili, AVIS, AVO, Medici Cattolici, Solidarietà e Partecipazione) con il Consigliere Laghi, a tutela dell’Ospedale di Castrovillari, per il diritto alla salute delle popolazioni del Pollino-Esaro-Sibaritide.

Domani, alle ore 10, davanti all’ospedale del Pollino, quinto sit-in di protesta: al centro la decennale chiusura del reparto di Ortopedia e la mancata apertura della Riabilitazione Intensiva Fisiatrica (RIF), “attesa – e promessa – da oltre dieci anni. Quello di Castrovillari è l’unico spoke dell’ASP di Cosenza a essere privo di un Reparto di Ortopedia, in passato punto di forza dell’Ospedale”, dichiara il Consigliere Laghi.

Ribadendo che dieci anni fa vi fu la chiusura del Reparto “determinata dal mancato intervento per sostituire i medici progressivamente andati in pensione, mentre la riapertura è stata impedita, trasferendo i nuovi medici ortopedici, assunti e operanti a Castrovillari, in altre sedi. Creando le condizioni per le quali il nuovo primario ortopedico fosse impossibilitato a svolgere le sue mansioni, fino a rassegnare le dimissioni. Fatti assai gravi – continua Laghi – considerato anche la frequenza elevatissima delle patologie ortopediche, nonché il fatto che l’Ortopedia è obbligatoria in un ospedale qualificato come “spoke”. Attendiamo iniziative concrete dall’ASP di Cosenza di una inversione di tendenza”.

Chiosa anche sulla Riabilitazione Intensiva Fisiatrica, “sempre promessa e mai aperta, malgrado ci siano le condizioni per farlo. L’attuale governo dell’ASP di Cosenza, che ha ereditato questa drammatica situazione, è comunque in debito di risposte tangibili e immediate, non solo alle Istituzioni e alle Associazioni ma, in primo luogo, alle migliaia di pazienti per la gran parte anziani e fragili e alle loro famiglie che in questi anni hanno dovuto sopperire in proprio, troppo spesso con disagi, spese e danni fisici irreversibili alla inescusabile assenza di una sanità pubblica doverosamente efficiente”, chiude il consigliere Laghi.

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